Nella serata della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne i carabinieri di Bellusco hanno arrestato per l’ennesima volta un 22enne di Cavenago ai domiciliari per stalking nei confronti dell’ex: lo hanno sorpreso fuori dalla sua abitazione, dove dovrebbe rimanere dopo essere stato inviato dopo essere stato scarcerato a settembre.
Ma è solo l’ultimo capitolo di una vicenda che affonda le radici persecutorie nell’estate dell’anno prima, giugno 2016: è quella la data in cui l’ex fidanzata, più giovane di un paio d’anni, aveva presentato la prima denuncia nei confronti dell’uomo per una serie di telefonate e messaggi assilanti dopo la fine della loro storia. Non era bastato: era arrivata la pubblicazione di alcune foto riservate sui social media, creando un falso profilo a nome della ragazza, aveva iniziato a minacciarla («non ho più niente da perdere») e, a fronte di una seconda denuncia, era scattato il divieto di avvicinamento: il 22enne era stato allora accusato di averla schiaffeggiata e picchiata, di averle rotto il telefono, di averla assillata con telefonate, messaggi, minacce e insulti, di averle danneggiato l’auto fino ad appostarsi nei luoghi che la ragazza frequenta e fino sotto casa. Era settembre 2016.
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La terza denuncia è arrivata a febbraio 2017, quando l’uomo l’ha avvicinata vicino a un bar di Ornago per insultarla e minacciarla di morte. Il divieto di avvicinamento si è trasformato in arresti domiciliari, ma anche il nuovo provvedimento non ha fermato il cavenaghese che ha ripreso a mandarle insulti e minacce sul telefono. Le due evasioni successive dai domiciliari, a maggio e a giugno, hanno spinto il giudice per le indagini preliminari di Monza ha farlo trasferire in carcere, lo scorso giugno: dalla casa circondariale è uscito a settembre, per tornare ai domiciliari. L’uscita di casa di sabato gli è costata una nuova condanna.