Carate Brianza, sulla pista ciclabile sfrecciano i motorini: la denuncia di un lettore

Quando, tornando a casa a piedi da Seregno sulla pista ciclabile della Valassina, si è ritrovato un motorino davanti e un altro alle spalle, ha afferrato il telefonino cellulare e ha scattato due foto. E le ha inviate al Cittadino.
Carate Brianza, pista ciclabile della Valassina
Carate Brianza, pista ciclabile della Valassina Alessandra Botto Rossa

Quando, mercoledì pomeriggio, tornando a casa a piedi da Seregno, si è ritrovato un motorino davanti e un altro che stava risalendo il percorso alle spalle, ha afferrato il telefonino cellulare dalla tasca e ha scattato due foto. Una volta rientrato a casa, ha spedito le immagini alla redazione de “Il Cittadino”, «perché tutti vedano – spiega l’uomo, un pensionato sessantenne – che sulla pista ciclabile della Valassina passano motorini e scooter».


«Mi piace camminare e andare in bicicletta – racconta il caratese – e spesso vado sulla pista ciclabile che da Carate porta a Seregno. Ci vado, vero, ma una cosa è certa: non ci porterei mai mia moglie».
Troppo pericoloso, secondo il pensionato, che spiega: «Chi dice che i problemi della ciclabile sono le discariche a cielo aperto non ha idea di cosa significhi camminare e ritrovarsi all’improvviso davanti un motorino o uno scooter che spunta da una curva. L’anno scorso mi sono permesso di urlare dietro a un ragazzotto che mi ha sorpassato a tutta velocità: “Che problemi hai?”, mi sono sentito rispondere».

Il caratese chiede più controlli: «Mi piacerebbe solo frequentare la pista in tranquillità, e non con il timore continuo di essere investito o magari rapinato e aggredito da balordi. Le forze dell’ordine dovrebbero fare più controlli e verificare che l’ingresso della pista sia oltrepassato solo da chi è a piedi o in bicicletta. Spesso mi imbatto in combriccole poco raccomandabili. Sfido chiunque a fare una passeggiata tranquilla su una pista ciclopedonale e sentirsi arrivare da dietro un mezzo motorizzato a tutta velocità come sovente capita. «Non vorrei che si aspettasse il primo incidente per prendere finalmente provvedimenti».

Assicura controlli il comandante della polizia locale, Alberto Crippa: «Quando possono, i miei uomini passano sempre dalla pista ciclabile, pronti a sanzionare chi trasgredisce. Certo è che non possono fermarsi lì tutto il giorno: sarebbe impensabile. Ringrazio per la segnalazione. Faremo controlli mirati nei prossimi giorni».

Non è la prima volta che la ciclabile che costeggia la Valassina viene avvertita come “terra di nessuno” da chi la percorre. Era lo scorso luglio, ad esempio, quando il caratese Diego Salamina, 29 anni, lamentava così prima di segnalare il problema ad Anas, l’ente gestore dell’anello d’asfalto : «Nel tratto tra Verano e Carate le piante circostanti la ciclabile si sono così infoltite che hanno ridotto le corsie da due a una».