Un’emergenza immigrazione tira l’altra. Così, però, non si va da nessuna parte. Lo ha ribadito Francesco Billari, dal novembre 2022 Magnifico Rettore dell’Università Bocconi, durante un incontro organizzato dalla sezione brianzola dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti. Billari, docente di demografia nell’ateneo milanese, esamina la questione con competenza scientifica. La dimostrazione viene anche dal suo libro “Domani è oggi. Costruire il futuro con le lenti della demografia”.
Billari (Bocconi) all’Ucid MB: la sua passione per la demografia
Il tema è, ovviamente, molto complesso e non merita di essere trattato a colpi di proclami e frasi a effetto. Proprio il contrario della metodologia adottata da Billari, che ha dalla sua anche l’esperienza maturata come docente all’Università di Oxford (Dipartimento di Sociologia, dove è stato anche Direttore), al Nuffield College (qui è stato Professorial Fellow), e all’Istituto Max Planck per la ricerca demografica. I suoi lavori sono stati pubblicati su importanti riviste scientifiche di demografia, economia, epidemiologia e sanità pubblica, geografia, sociologia e statistica.
Billari (Bocconi) all’Ucid MB: “L’Italia da oltre trent’anni in emergenza per l’immigrazione”
Billari, dopo aver motivato questa sua “strana passione” per la demografia (“ora è trendy, ma prima non lo era affatto: la demografia è lo studio delle popolazioni, cioè di noi, delle nostre vite”), ha appunto evidenziato come in Italia non si sia mai affrontato in maniera strutturale il fenomeno migratorio. “Nel 1992 – ha commentato – il Governo Andreotti proclamò lo stato di emergenza sull’immigrazione. Lo stesso ha fatto nel 2023 il Governo Meloni. In questo periodo hanno proclamato lo stato di emergenza anche i Governi Prodi e Berlusconi. L’Italia, insomma, da più di 30 anni è in emergenza per l’immigrazione. E continuerà a esserlo per molto tempo ancora, se l’approccio continuerà a essere questo“.
Billari (Bocconi) all’Ucid MB: “E sulla scuola “rubare” le idee migliori dagli altri”
L’Italia, intanto, continua a perdere colpi sotto il profilo demografico. Nel nostro Paese il 25% della popolazione ha un’età superiore ai 65 anni. Nella graduatoria tra le nazioni più «datate, ci sono davanti solo il Principato di Monaco e il Giappone. In un globo ormai rivoluzionato, diventa pure indispensabile progettare un altro sistema scolastico. “Il nostro sistema – ha spiegato Billari – è stato fatto in un mondo in cui la selezione avveniva a 13 anni. Le occupazioni di prima non esistono più. Nei Paesi avanzati le università comprendono le residenze per gli studenti. Noi abbiamo dimenticato questo “pezzo”. Dobbiamo provare a “rubare” le idee migliori agli altri”.