Biassono, sit in all’ingresso della primaria Moro: i genitori dicono no alla chiusura delle scuole

Il ritrovo era stato annunciato nei giorni scorsi sul gruppo Facebook “Scuole aperte Biassono”, nato dopo la firma dell’ordinanza regionale che ha chiuso tutte le scuole lombarde fin da venerdì 5 marzo
Biassono, sit in genitori contro la chiusura delle scuole. Genitori davanti alla scuola elementare Aldo Moro
Biassono, sit in genitori contro la chiusura delle scuole. Genitori davanti alla scuola elementare Aldo Moro Sarah Valtolina

Si sono dati appuntamento domenica mattina, 14 marzo, i genitori di Biassono, per dire no alla chiusura di tutte le scuole. Il ritrovo è stato alle 10 davanti all’ingresso della scuola primaria Aldo Moro, in piazza Italia.

Al sit in hanno preso parte oltre ai genitori dei bambini e dei ragazzi di Biassono anche il sindaco, Luciano Casiraghi, l’assessore Sergio Motta, la consigliera comunale Patrizia Mauri e il capogruppo della Lega, Alessandro Bianchi, che nei giorni scorsi aveva espresso con forza la sua contrarietà per una decisione, quella di chiudere tutte le scuole, che ha definito sbagliata. Virtualmente presente anche l’assessore all’Istruzione, Nadia Beretta, che ha telefonato ai genitori presenti, per far sentire la sua presenza e il suo appoggio alla protesta.

Il ritrovo era stato annunciato nei giorni scorsi sul gruppo Facebook “Scuole aperte Biassono”, nato dopo la firma dell’ordinanza regionale che ha chiuso tutte le scuole lombarde fin da venerdì 5 marzo. Durante la manifestazione sono stati esposti anche i lavori eseguiti dai bambini per dire basta alla didattica a distanza.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.