Se il consiglio comunale di Biassono voterà per la costituzione della Consulta delle associazioni, la sua istituzione a Villa Verri potrebbe rappresentare uno dei primi casi in Brianza. A proporlo con una mozione che sarà presentata in occasione del prossimo consiglio comunale è Biassono Civica, con un documento firmato dai consiglieri Domenico Dosa e Nicoletta Cesana.
Biassono Civica e la posizione di Dosa e Cesana
«La nostra proposta parte da due considerazioni – spiega Dosa – a Biassono la rete delle associazioni è molto ricca, inoltre c’è già stato un passaggio importante a febbraio proprio in consiglio, con una votazione passata all’unanimità per l’attuazione dell’Albo delle associazioni. L’istituzione anche della Consulta sarebbe un ulteriore completamente di questo passaggio». All’Albo hanno già aderito una ventina di associazioni. Chi lo ha fatto può contare sul patrocinio del Comune e su qualche contributo. La proposta di Biassono Civica vorrebbe conferire alle associazioni, culturali, sportive e di tipo sociale, un valore consultivo, la possibilità quindi di partecipare effettivamente (anche senza potere decisionale) ai tavoli in Comune, coinvolgendole così effettivamente nella programmazione degli eventi o nella stesura dei bilanci.
Biassono Civica e il ruolo consultivo dei sodalizi
«La Consulta potrebbe orientare l’amministrazione comunale nell’assunzione di scelte a favore delle associazioni e dei cittadini di Biassono, con particolare attenzione alla diffusione della cultura, della solidarietà, dell’impegno civile», si legge nel testo della mozione.Lo strumento della Consulta delle associazioni non è ancora molto diffuso in Brianza. Per questo motivo l’approvazione del progetto da parte del consiglio comunale di Biassono potrebbe rappresentare un primato per il nostro territorio. Lo stesso Dosa ha collaborato, come tecnico esterno, alla stesura del regolamento della Consulta delle associazioni per il Comune di Gorgonzola qualche anno fa. «È chiaro che questa proposta non vuole in alcun modo contrapporsi alla politica e alle decisioni che assumerà l’amministrazione comunale – precisa Dosa – ma vuole essere uno strumento aggiuntivo, capace di dare continuità alla delibera dello scorso febbraio che istituiva l’Albo delle associazioni e che, ricordo, fu votata all’unanimità. L’approccio è chiaramente costruttivo, volto a migliorare uno strumento già attivato».