“Una nuova vita per il tuo albero di Natale”. È questo il nome dell’iniziativa lanciata la scorsa settimana dal Comune di Bernareggio per recuperare gli abeti naturali utilizzati dalle famiglie durante le festività, evitando che vengano buttati.
I cittadini potranno mettersi in contatto col municipio via mail all’indirizzo carlo.galbussera@comune.bernareggio.mb.it oppure chiamare lo 039 9452100 per accordarsi sulla consegna dell’albero.
«Questa non è la prima volta che lanciamo questo tipo d’iniziativa – spiega il sindaco Andrea Esposito – già un paio di anni fa avevamo fatto una cosa simile, ma in maniera nettamente più ridotta. Quest’anno invece, grazie alla proposta del consigliere comunale con deleghe all’ecologia Candida Maggioni, abbiamo voluto essere più incisivi».
L’idea è molto semplice: ritirare gli alberi naturali non più utilizzati dopo lo spoglio degli addobbi e ripiantumarli all’interno di alcune aree verdi del paese.
Al momento l’area dove verranno sistemati gli abeti non è ancora stata individuata, ma verrà scelta nel corso delle prossime settimane.
«Gli alberi che ci verranno portati verranno sistemati temporaneamente nel giardino retrostante al municipio – prosegue Esposito – Successivamente dopo aver individuato l’area, proseguiremo con la piantumazione degli abeti. Ovviamente la nostra speranza è che non sia necessaria una piantumazione massiccia, perché ci auguriamo che la maggior parte dei bernareggesi utilizzi già alberi artificiali. In caso però dovesse esserci qualche famiglia che per queste feste ha optato per abeti naturali, saremo lieti di accogliere i loro alberi per dar loro una seconda vita».
Un’iniziativa simile il Comune l’aveva già realizzata nel corso del ponte dell’1 novembre. In quell’occasione l’amministrazione aveva chiesto ai cittadini di donare i fiori e le piante che non venivano più utilizzati al cimitero, per allestire una piccola aiuola comune sempre all’interno del campo santo in ricordo dei defunti del paese.
«Il concetto di questa iniziativa per il Natale, ricalca proprio quella del ponte di Ognissanti – conclude Esposito – Ridurre al minimo gli sprechi, soprattutto quelli ambientali, consentendo a piante, fiori ed alberi di continuare a vivere anche dopo il loro utilizzo, diventando così un bene comune per tutta la nostra comunità».