Alessia Orro vittima ancora di stalking: «Non abbiate paura di denunciare, la violenza non va sottovalutata»

La pallavolista Alessia Orro vittima a tre anni di distanza delle attenzioni di un uomo, arrestato domenica dai carabinieri di Monza, lancia un messaggio chiaro: «Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare».
Alessia Orro, classe 1998, palleggiatrice delle Wallabies e della Nazionale azzurra - foto Vero Volley
Alessia Orro, classe 1998, palleggiatrice delle Wallabies e della Nazionale azzurra – foto Vero Volley

“Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata”. Lo scrive la pallavolista Alessia Orro vittima a tre anni di distanza delle attenzioni di un uomo, arrestato domenica dai carabinieri di Monza.

L’atleta ha affidato il suo stato d’animo ai social con parole chiare, gentili ma ferme. Proprio come nel suo stile sempre combattivo in campo.

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“Ciao a tutti, mi sento in dovere come atleta e personaggio pubblico di condividere con voi quello che ormai piano piano sta uscendo ovunque. Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e soprattutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo”.

Quindi l’invito a denunciare ogni forma di violenza: “Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, soprattutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli! Vorrei ringraziare innanzitutto i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione. Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione. I ringraziamenti non finiscono qui, e questi sono i più importanti di tutti, grazie davvero a tutte le persone che mi sono state accanto ultimamente, cercando di rendermi le giornate migliori e strappandomi qualche volta anche un sorriso, senza di voi sarebbe stato tutto più difficile. È stato doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre”.