Accordo firmato tra Arexpo e Comune di Seregno per l’area dell’ex clinica Santa Maria

Lo scopo è la predisposizione di un progetto di riqualificazione del comparto, oggi in completo stato di abbandono. Il primo passaggio sarà la partecipazione ad un bando regionale, in scadenza il 25 luglio, con possibile contributo massimo di 2 milioni di euro
La stretta di mano tra Alberto Rossi, a sinistra, ed Igor De Biasio dopo la firma

Il Comune di Seregno ed Arexpo, società che si sta occupando della rigenerazione dell’area che a Milano, nel 2015, ha ospitato l’Expo, hanno firmato lunedì 18 luglio un accordo per la predisposizione di un progetto per la riqualificazione del perimetro dell’ex clinica Santa Maria, tra le vie Circonvallazione e Settembrini. La novità, che segue l’assegnazione dell’appalto per la bonifica del comparto e l’abbattimento del rudere di quello che è stato il primo ospedale privato cittadino alla Dsg Demolizioni di Casnigo, è stata presentata in una conferenza stampa, nella sala di rappresentanza di palazzo Landriani-Caponaghi.

Ex clinica Santa Maria: previsto un polo dell’innovazione

«È un momento importante per la città -ha commentato il sindaco Alberto Rossi-. Questa pensiamo che possa essere la prima occasione per comunicare lo stato di avanzamento degli interventi. L’area non è quella di maggiori dimensioni tra gli spazi dismessi sul territorio, ma per tanti che lì sono nati, prima della chiusura nel 1970, il suo abbandono costituisce un motivo di sofferenza. Con questa riqualificazione, vogliamo finalmente guardare al futuro». Come è ormai noto, l’intenzione è realizzare sul posto un polo dell’innovazione, prevedendo una sede per l’istituto tecnico superiore, che da settembre potrà contare su tre classi, la formazione, il coworking, startup e laboratori di sperimentazione tecnologica condivisi. «Venerdì scorso -ha continuano il primo cittadino-, abbiamo vissuto la prima riunione in cui sono stati esaminati alcuni disegni ed un po’ mi sono emozionato. Vogliamo uno spazio che sia aperto il più possibile anche all’esterno ed abbiamo voluto legarci ad un partner come Arexpo, che ha le competenze per proporre un percorso su vasta scala».

Ex clinica Santa Maria: futuro con formazione, innovazione e cultura

Soddisfazione si è letta anche nelle parole di Igor De Biasio, amministratore delegato di Arexpo: «Da arcorese, vivo questo momento con orgoglio e felicità, perché è il primo progetto di rigenerazione di cui ci stiamo occupando in Brianza, dopo altri in territori come il milanese ed il pavese. Il progetto dimostra come, accanto a collaborazioni tra pubblico e privato, possa essere possibile una collaborazione tra pubblico e pubblico, con sul tavolo un intervento per rigenerare una parte della città. Siamo contenti ed entusiasti: la peculiarità che mi piace evidenziare è la capacità di coniugare formazione, innovazione e cultura in uno stesso contesto, che rappresenta un elemento qualificante. Parlo di cultura in riferimento all’intenzione di recuperare quella che in passato è stata la cappella della struttura». Per quest’ultimo passaggio, il sindaco ha chiarito che la funzione dell’ex immobile ecclesiastico sarà definita «dopo che avremo completato la valutazione di tutti gli spazi» della nuova edificazione. Tra le opzioni, c’è quella di un impianto polivalente, utilizzabile per arte, conferenze, mostre e teatro, ad esempio. È invece escluso un recupero con una finalità religiosa.

Ex clinica Santa Maria: 6 milioni l’ipotesi di spesa per il progetto

Il primo passo di questa collaborazione appena siglata sarà la partecipazione ad un bando regionale, in scadenza lunedì 25 luglio, che nella migliore delle ipotesi garantirà un contributo all’intervento sull’area dell’ex clinica Santa Maria pari a 2 milioni di euro, un terzo dei 6 milioni di euro che si ipotizza di spendere per l’intera riqualificazione.