A Seregno l’istituto “Levi” ha inaugurato la panchina della memoria in ricordo degli insegnanti morti

A ricordo di tutti gli insegnanti morti nei 34 anni di vita dell’istituto “Levi” di Seregno, è stata inaugurata una panchina della memoria.
Il dirigente e i docenti del Levi davanti alla panchina del ricordo
Il dirigente e i docenti del Levi davanti alla panchina del ricordo

Negli ampi spazi a verde del centro scolastico di via Briantina, sabato 9 ottobre mattina, al termine delle lezioni, il dirigente del Primo Levi Massimo Viganò, con tutti i docenti presenti, ha dato vita alla giornata “Il valore della memoria” dedicata a tutti gli insegnanti deceduti nel corso di questi 34 anni di vita dell’istituto, che nell’anno scolastico 1987-88, era diventato autonomo, come costola del Martino Bassi, istituto originario. Prima di inaugurare, nel parco, la panchina della memoria su cui è stata apposta la targa “Agli insegnanti che hanno costruito il Primo Levi”, il dirigente Massimo Viganò ha rivolto un pensiero ai presenti: «Il Primo Levi è intitolato a una persona che ha fatto della memoria la sua ragione di vita perché la vita potesse continuare, anche dopo il dolore, come e meglio di prima- ha affermato- in nome di questo ideale ricordiamo tutte le persone care che hanno dedicato sé stesse alla realizzazione del progetto educativo su cui si è fondata ed evoluta la nostra scuola, formando donne e uomini. Abbiamo scelto un gesto semplice: dedicare una panchina nel parco, tra gli alberi, segno concreto e simbolico della vita che qui si svolge ogni giorno nell’ascolto, nella discussione, nel rapporto costante tra generazioni diverse ma ugualmente impegnate a costruire il futuro, perché crediamo che le radici e gli affetti siano la forza che spinge avanti, i valori che danno un senso all’esistenza».

Quindi il dirigente ha ceduto la parola alla docente di lettera Angela Pominelli che ha avuto l’idea della giornata della memoria, approvata dal Consiglio d’Istituto spiegando che «ho pensato a lungo come ricordare tutti i nostri colleghi, come fare in modo che non venisse meno il ricordo della loro presenza. Da queste persone, soprattutto da quelle scomparse di recente, ho ricevuto moltissimo: insegnamento, ascolto, affetto. Sono delle radici per me. Credo che la forza della tradizione possa spingere verso il domani vivendo quotidianamente il presente. Il consiglio di istituto ha accolto l’ esigenza, mia e di altri colleghi, di dare tangibilità a questo legame, il dirigente scolastico ha proposto una panchina nel nostro spazio verde ed è stata una felice intuizione: in fondo anche Leopardi aveva la sua panchina per guardare all’infinito». Quindi sono stati letti i nomi dei docenti: Salvatore Provenza, primo preside; una seconda preside: Rossana Colombo; i docenti: Angelo Trezzi, Pierumberto Brioschi, Tiziano Elli, Michele Fontana, Angelo Tenace, Marco Ghezzi, Manuela Conti, Alfonso Impelliceri, Gennaro Griguoli, Nines Parron, Lucia Freudling, Alberto Mariotte.