A Monza anche i militari della Croce Rossa alle fermate dei bus contro gli assembramenti

Quattro coppie di militari del Corpo volontario della CRI di Monza da lunedì 25 gennaio sono presenti in via Manzoni, via Cavallotti, via Sempione e via Pelletier per invitare gli studenti a mantenere comportamenti corretti
Militari Arena Fusaro
Militari Arena Fusaro Annamaria Colombo

I militari della Croce Rossa Italiana sono scesi in strada a Monza per evitare assembramenti e comportamenti scorretti da parte degli studenti. Lunedì 25 gennaio, alla riapertura delle scuole, il comitato monzese della Cri ha accolto l’invito della Protezione civile cittadina per monitorare le principali fermate degli autobus negli orari di punta.

Quattro coppie di militari del Corpo volontario della Croce Rossa di Monza sono presenti alle fermate di via Manzoni, via Cavallotti, via Sempione e via Pelletier per evitare che si formino assembramenti e per invitare gli studenti a mantenere comportamenti corretti in fase di salita e discesa dai mezzi e a indossare in modo corretto , qualora non lo facessero, la mascherina.

«Abbiamo accolto l’invito della Protezione Civile con favore-afferma il presidente del Comitato monzese della Cri Diego Funaro-La presenza degli uomini in divisa è molto preziosa soprattutto in questi primi giorni di riapertura delle scuole. Il corpo militare volontario della Croce Rossa ha invitato gli studenti al rispetto del distanziamento e all’uso della mascherina in un clima di totale rispetto e collaborazione. Siamo consapevoli del grande stress psicologico al quale sono sottoposti i nostri ragazzi. In questa fase, però, è fondamentale il rispetto delle regole e gli studenti si sono dimostrati maturi e collaborativi».

Soddisfatto anche l’assessore monzese alla sicurezza Federico Arena: «I volontari-commenta- sono un tassello imprescindibile per la ripartenza in sicurezza della scuola. Abbiamo messo in campo un’importante rete di associazioni con il compito di controllare le fermate degli autobus e gli ingressi delle scuole. Una grande operazione di partecipazione civica per garantire la sicurezza di tutti: studenti, famiglie e personale scolastico».

Secondo l’assessore: «La ripresa delle lezioni in presenza costituisce un obbligo morale delle istituzioni nei confronti di una generazione che rischiamo di perdere”. Ma precisa: “E’ necessario che tutto avvenga in sicurezza. La scuola, soprattutto in termini di trasporto pubblico e negli orari di entrata e uscita non deve diventare un nuovo focolaio del Covid. A questo riguardo devono lavorare tutte le istituzioni a tutti i livelli. Non possiamo correre il rischio di bloccare nuovamente il paese!».