A Cesano la nuova via San Carlo porta le code

Malumori a Cesano per i lavori effettuati dalla amministrazione comunale per realizzare una pista ciclabile
Code in via San Carlo a Cesano Maderno

Negli orari di punta della giornata la coda è talmente lunga, da raggiungere i 600 metri di estensione ossia l’intero tratto compreso tra l’incrocio semaforico e il cineteatro Excelsior. Salgono i malumori in via San Carlo, a Cesano Maderno, per i lavori effettuati dall’amministrazione comunale, finalizzati a realizzare la nuova pista ciclabile. Se i pedoni e chi viaggia in sella alla due ruote sorridono, non altrettanto fanno gli automobilisti, costretti a interminabili code negli orari di punta della giornata: il primo mattino, mezzogiorno e il ritorno serale dal lavoro.

Via San Carlo di Cesano, code perché sparita la corsia di svolta

La ragione? All’altezza dell’incrocio semaforico tra le vie Barbarossa e San Carlo, dove si trova uno dei posteggi dei Giardini Borromeo, è stata eliminata la corsia di svolta a destra. Il motivo?
Trovare spazio per il proseguimento della pista ciclabile. La corsia di svolta a destra però era una soluzione viabilista presente da decenni e consentiva ai mezzi in transito non solo d’imboccare via Barbarossa, ma di allargare il raggio di manovra, nel caso in cui avessero incrociato un veicolo diretto al Liate.

Code in via San Carlo a Cesano: protestano i commercianti

Oggi quando una macchina percorre via San Carlo in direzione del Molinello e vuole svoltare a sinistra in via Elisabetta Borromeo, blocca l’intera via San Carlo, a meno che il generoso automobilista proveniente in senso opposto, rallenti e favorisca la manovra. Il tema ha avuto ampia eco sui social e a lamentarsi non sono esclusivamente i residenti, ma anche le attività commerciali che si affacciano sulla strada. Il cantiere poi ha avuto un risvolto decisamente paradossale.

Pensato per puntare sulla mobilità dolce, riducendo così l’inquinamento, per ora in via San Carlo ha invece aumentato l’inquinamento, visto le decine di veicoli che si muovono a passo d’uomo e sostano a lungo a motore acceso sotto le finestre degli abitanti e davanti alle vetrine dei negozianti.
Il cantiere “green” di via San Carlo aveva fatto discutere anche per l’abbattimento di alcune piante, tema che stride con la finalità ambientale dell’opera.