8 marzo: l’omaggio della Spi Cgil, mimose per ospiti e lavoratrici delle Rsa monzesi

L’8 marzo una delegazione dello Spi Cgil Monza e Brianza ha omaggiato con un cesto di mimose lavoratrici e ospiti delle rsa monzesi Anna e Guido Fossati, Casa Cambiaghi e Oasi San Gerardo. La Spi San Rocco ha distribuito mimose al mercato rionale.
La delegazione Spi
La delegazione Spi

Una delegazione dello Spi Cgil Monza e Brianza ha voluto omaggiare, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, con un cesto di mimose lavoratrici e ospiti di alcune case di riposo monzesi.

Un gesto simbolico dalla doppia valenza, come spiega Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi Cgil in Brianza: “È un modo per dire ai nostri anziani che non li abbiamo dimenticati e che appena la situazione sanitaria ce lo permetterà torneremo ad abbracciarli. Nello stesso tempo vogliamo dire il nostro grazie alle operatrici che quotidianamente si prendono cura di loro nelle strutture”.

Con la segretaria erano presenti Maria Rosa Viganò, segretaria della lega Monza Cazzaniga, Giovina Pappalardo, segretaria della lega Spi di Triante, Salvatore Furia, segretario dello Spi Monza Centro e Gennaro Brambilla della lega di San Rocco.

8 marzo: l’omaggio della Spi Cgil, mimose per  ospiti e lavoratrici delle Rsa monzesi
Delegazione Spi Oasi San Gerardo

La delegazione dei pensionati della Cgil Brianza ha fatto tappa alla residenza per anziani “Anna e Guido Fossati” nel quartiere Cederna (che ospita 115 “nonni”) per poi spostarsi alla Rsa “Casa Cambiaghi” di Triante (con 95 donne ospiti) e, infine, all’Oasi San Gerardo in centro città, una struttura di alloggi protetti. La lega dello Spi di San Rocco, invece, ha distribuito mimose al mercato rionale.

8 marzo: l’omaggio della Spi Cgil, mimose per  ospiti e lavoratrici delle Rsa monzesi
Delegazione Spi Oasi San Gerardo

“Non ci dimentichiamo ovviamente del dramma che sta vivendo l’Ucraina – aggiunge Bonanomi – la Cgil è contro la guerra e ci sentiamo vicini al popolo ucraino che oggi è costretto a scappare. Ci sentiamo particolarmente vicini alle donne ucraine che stanno subendo questa guerra frutto dell’invasione dell’armata russa, una guerra che le costringe a scappare verso l’Europa per proteggere i propri bambini. Anche per questa emergenza stiamo organizzando iniziative concrete a sostegno di chi ha bisogno”.