Si considerano miracolati Mario Varriale e suo figlio Alfredo, di 7 anni, che venerdì 7 gennaio, intorno alle 20 di sera, sono stati colpiti a Monza dal cartello metallico della fermata del bus che ha frantumato il lunotto posteriore dell’auto su cui viaggiavano. Tutto è successo in pochi secondi. L’auto dei Varriale procedeva lungo via Borgazzi, all’altezza del supermarket “Risparmio casa”. Dietro di loro un’altra auto ha improvvisamente perso il controllo. Il guidatore, probabilmente per un colpo di sonno, è uscito di strada invadendo la ciclabile e il marciapiede su cui stavano transitando alcuni pedoni. La corsa folle dell’auto si è conclusa contro il palo della fermata del bus. A causa del forte impatto il cartello della fermata dell’autobus si è staccato andando a sbattere contro il vetro posteriore dell’auto dei Varriale.

«Mi sono fermato immediatamente quando ho sentito quel frastuono ma non ho capito subito cosa fosse successo. Sentivo mio figlio piangere disperatamente nel seggiolino sul sedile posteriore. Solo quando sono sceso dalla macchina e ho visto il vetro frantumato e il cartello del bus ho capito», racconta. I testimoni che hanno assistito alla scena hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Subito sono arrivata una volante dei carabinieri e un’ambulanza. L’uomo al volante dell’auto che ha provocato l’incidente è stato sottoposto ad alcol test. Il bambino, ancora sotto choc, è stato accompagnato dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo per accertamenti, e fortunatamente è stato dimesso subito dopo.
«Poteva davvero finire in tragedia – commentano ancora provati i Varriale -. Se il cartello fosse finito dentro il lunotto avrebbe potuto davvero fare molto male a nostro figlio che si trovava dietro. E se l’auto avesse investito i pedoni, che fortunatamente si sono spostati in tempo quando l’hanno vista arrivare a velocità, probabilmente sarebbe andata molto peggio. È stato davvero un miracolo».