In relazione all’articolo online apparso lo scorso 13 settembre dal titolo “Paderno Dugnano, la questura di Milano chiude temporaneamente due bar”, tramite un legale, i titolari della Barcollando Snc di via Roma 62, l’insegna di uno dei due locali interessati a settembre dal provvedimento del Questore di Milano (licenza sospesa per 10 giorni), sentendosi lesi da quanto scritto chiedono rettifica e dichiarano che: “le qualità degli avventori del locale non sono di conoscenza del gestore, né possono essere, solo di per sé, motivo di selezione all’ingresso” e che nell’articolo in questione non sono state indicate: “le comprovate onestà e doti morali dei soci e lavoratori del bar, i quali sono peraltro incensurati”.
“La sostanza stupefacente cui avete accennato – prosegue la nota del legale – è stata rinvenuta in un cespuglio posto nei pressi della corte interna del condominio e non di certo di proprietà e sotto la responsabilità del bar medesimo”. Quanto infine ai fuochi artificiali esplosi per strada: “sono stati utilizzati a distanza dal locale – precisa ancora la nota – e comunque sull’altro lato della strada da soggetti completamente estranei e comunque non provenienti dal bar; men che meno, le “esplosioni”, cui avete fatto cenno, avrebbero messo “il pericolo l’incolumità dei cittadini”.
La redazione risponde
Accogliamo e pubblichiamo ma con una doverosa e fondamentale precisazione: tutti i contenuti della notizia sono stati diffusi dalle Forze dell’Ordine. La nostra testata, per scelta editoriale, e così è avvenuto anche in questo caso, non pubblica riferimenti, a partire dal nome della società o dell’insegna, che possano ricondurre ai locali interessati dai provvedimenti né foto con loghi e insegne, ciò nonostante la comunicazione ufficiale li riporti. Infine, siamo sicuri della “comprovata onestà” dei soci e lavoratori del bar, informazione che apprendiamo con piacere.