Il 13 novembre Monza non ci sarà solo una semplice cena. Avrà una carezza collettiva travestita da evento mondano. E quando il bene fa tendenza, significa che qualcosa di grande sta funzionando. In questi giorni si respira quella frizzante tensione da “vigilia di debutto”. L’organizzatrice è Martina Sassoli, impeccabile, ma con l’aria di chi fa e disfa fino all’ultimo biglietto segnaposto controlla ogni dettaglio come se da quel tovagliolo piegato male potesse dipendere l’intero successo della serata. Tra sponsor sorridenti e microfoni pronti, il mattatore sarà ancora una volta Andy dei Bluvertigo, ospite d’onore, simpatico e disponibile come sempre. Un artista che Monza sente di casa, e che non ha esitato a prestare la propria immagine per una causa così concreta.
Monza: Charity Dinner per il Centro Mamma Rita, i premi della lotteria solidale
La lotteria solidale sarà, come di consueto, uno dei momenti più attesi. Tra i premi: un sorvolo per due sul lago di Como o di Garda, un weekend all’Elba con pesca d’altura inclusa (per chi non teme il rollio), e persino un prosciutto spagnolo di quelli che si affettano con la devozione di un rituale. Lo scorso anno, raccontano i presenti, persino i perdenti della lotteria erano tornati a casa col sorriso. “Cortesia garantita e beneficenza assicurata” è diventato lo slogan non ufficiale della serata.
«È l’evento dell’anno per il Centro Mamma Rita – racconta Martina Sassoli, visibilmente emozionata ma sempre brillante – È un modo per ritrovarci, condividere e fare del bene insieme. Ogni euro raccolto diventa un gesto concreto per i bambini e le mamme accolte al Centro».
Monza: Charity Dinner per il Centro Mamma Rita, cosa fa la struttura fondata nel 1908
Dietro le luci e i brindisi, infatti, c’è una storia che commuove.
Il Centro Mamma Rita, fondato nel lontano 1908 da Rita Tonoli, accoglie da oltre sessant’anni minori e mamme in difficoltà. Più di 5.200 bambini e ragazzi sono passati da quelle stanze dove la solidarietà non è parola, ma abitudine quotidiana. Oggi la struttura comprende comunità educative per ragazzi e ragazze, una comunità mamma-bambino, un centro diurno e persino un pensionato per studenti e lavoratori fuori sede. Un piccolo mondo di accoglienza che resiste e cresce, sostenuto da una rete di volontari, religiose e benefattori che continuano a credere nella potenza del bene.
E se la beneficenza ha bisogno di volti, entusiasmo e un pizzico di carisma brianzolo, allora è giusto dire che Martina Sassoli ne è diventata il motore e la voce. Una che “vende” solidarietà con la stessa passione con cui altri vendono sogni. Ma i suoi sogni, quelli sì, si avverano davvero.