Seregno, lo stadio Ferruccio compie 90 anni: fu inaugurato il 28 ottobre 1935

Il principale impianto sportivo locale fu costruito dall'imprenditore Umberto Trabattoni e ricorda suo figlio, scomparso in un incidente domestico
Seregno 2025 stadio Ferruccio novantesimo
La tribuna centrale dello stadio, ancora in costruzione

La nascita del progetto del Dellorto Football Center, ufficializzata domenica 19 ottobre, ha preceduto il novantesimo compleanno dell’impianto sportivo locale più famoso, lo stadio Ferruccio, costruito per volere di Umberto Trabattoni, primo presidente a condurre il Seregno calcio in serie B, ed inaugurato il 28 ottobre 1935. La struttura, progettata dallo studio dell’ingegner Giuseppe Calastri e dell’architetto Ambrosio Silva, che aveva all’epoca sede a pochi passi dalla collegiata San Giuseppe, ricorda Ferruccio Trabattoni, figlioletto di Umberto, deceduto per un incidente domestico il giorno di capodanno del 1918, a nemmeno 7 anni di età.

Stadio Ferruccio: il passaggio di proprietà da Trabattoni al Comune

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Ferruccio Trabattoni, scomparso il giorno di Capodanno del 1918, a nemmeno 7 anni

Lo stadio rimase nella sua fase iniziale di proprietà dello stesso Trabattoni per un biennio. Soltanto quando l’imprenditore concluse la sua esperienza alla guida della società azzurra, fu ceduto infatti al comune di Seregno. Il passaggio di testimone della titolarità dalla Società Anonima Immobiliare Stadio Ferruccio, di cui Umberto Trabattoni era amministratore unico, all’ente comunale fu stipulato davanti al notaio Giuseppe Tagliabue, seregnese, il 26 aprile 1937. Alla firma, Trabattoni rinunciò con effetto immediato al «possesso e godimento» del bene.

Stadio Ferruccio: 1 milione 300mila lire il costo della costruzione

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Un’altra immagine della costruzione dello stadio, che mostra la facciata e la via dell’atleta

La documentazione consente oggi di definire il costo che il presidente uscente del Seregno calcio si era sobbarcato per la costruzione in 1 milione 300mila lire e non in 850mila lire, come a lungo le pubblicazioni inerenti la storia calcistica cittadina hanno indicato. Trabattoni si accontentò della previsione di un incasso di 600mila lire, spalmato in rate decennali, ricevendo in cambio delegazioni, che poggiavano su una rendita complessiva determinata dalle imposte comunali, pari a mezzo milione di lire annue, e che avrebbero dovuto rassicurarlo sull’effettivo pagamento. Da quel che è filtrato negli anni, anche a causa dello scoppio successivo della Seconda guerra mondiale, la somma fu versata però soltanto in minima parte.

Stadio Ferruccio: i complimenti di Pozzo dopo l’amichevole con la nazionale

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L’iscrizione che testimonia l’amichevole con la nazionale del 21 novembre 1935

Nel tempo, lo stadio ha conservato quella vocazione ad ospitare manifestazioni non solo sportive, che l’imprenditore aveva voluto all’atto della sua edificazione, e soprattutto l’intitolazione a Ferruccio Trabattoni, di cui il padre aveva la ferma intenzione di tramandare la memoria. Alcune settimane dopo l’inaugurazione, il 21 novembre 1935, l’impianto fu teatro di un’amichevole (articolata in tre tempi da 35’ l’uno) tra la nazionale italiana guidata da Vittorio Pozzo, campione del mondo in carica, ed il Seregno, che al termine si meritò i complimenti del commissario tecnico.

Stadio Ferruccio: un po’ di immagini storiche

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Un gol di Aldo Boffi alla Pro Patria, in una partita giocata al Ferruccio nel 1947 in serie B
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Una formazione del Seregno in Quarta serie nel 1956
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La cartolina che raffigura i quattro gol al Monza, in uno storico derby casalingo vinto 4-2 nel 1975
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La nazionale Under 20 schierata prima di un’amichevole al Ferruccio contro la Svizzera nel 2016: tra gli altri, si riconoscono Riccardo Orsolini, con il numero 19, Niccolò Barella, con il numero 10, ed il portiere Simone Scuffet
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La tribuna centrale come appare oggi, dopo la riqualificazione risalente al 2021, seguita alla promozione in serie C del 1913 Seregno
L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.