Musica e ricordi a Limbiate con una grande musicista, membro di una delle band italiane che hanno fatto emozionare diverse generazioni, autore di un libro speciale. Un viaggio nella memoria collettiva della musica italiana: martedì 14 ottobre, alle 21, Pietruccio Montalbetti, fondatore e chitarrista dei leggendari Dik Dik, sarà a Limbiate, in Villa Mella, per presentare il suo libro “Storia di due amici e dei Dik Dik”: un racconto intimo e appassionato di un’amicizia, di un’epoca e di una carriera che ha fatto sognare intere generazioni. Tra ricordi, aneddoti e canzoni immortali -da “Sognando la California” a “L’isola di Wight”- Pietruccio ripercorrerà la nascita del gruppo, i viaggi con Battisti su una Cinquecento carica di strumenti e la magia irripetibile della musica degli anni ’60 e ’70.
Montalbetti: i posti disponibili per l’incontro sono limitati

Un incontro che intreccia musica, memoria e vita vissuta, per riscoprire il valore delle passioni autentiche e delle amicizie che resistono al tempo. Ingresso libero, con posti limitati. Info: biblioteca@comune.limbiate.mb.
Montalbetti: sotto la lente il rapporto con Lucio Battisti
Due artisti diversi, Pietruccio Montalbetti, storico chitarrista e fondatore dei Dik Dik, e Lucio Battisti, ma complici e sodali in un momento di grande cambiamento, storico, politico e musicale. Due ragazzi che sognavano il successo, poi diventati due uomini che lo hanno raggiunto e vissuto ciascuno a proprio modo, senza però mai perdersi di vista, senza mai rinunciare l’uno alla compagnia dell’altro. “Storia di due amici e dei Dik Dik” è il lungo respiro di un’avventura, musicale e umana, in cui Pietruccio ripercorre gli anni dei primi accordi, dei primi concerti con la band e delle scorribande con Battisti su e giù per l’Italia. Gli anni del Cantagiro, dei grandi successi e della consacrazione nell’olimpo della musica italiana. Ma è anche e soprattutto il racconto intimo e raccolto di un rapporto elettivo, uno spaccato privato dei sogni e delle esperienze condivise lontano dai riflettori. In un’epopea scanzonata e sentimentale.