Il futuro dell’auto verso il 2035: dibattito all’Automobil Club Milano

All'Automobil Club Milano è andato in scena un convegno organizzato da "Il Foglio" sul futuro della mobilità
Il convegno all'Automobile Club Milano
Il convegno all’Automobile Club Milano

Si è parlato del futuro dell’auto e dei trasporti in un convegno all’Automobil Club Milano promosso da “Il Foglio” e moderato dal giornalista Umberto Zapelloni. Presenti rappresentanti del mondo dell’automotive, dell’università e del motorsport. Il punto di partenza è stato il divieto imposto da Bruxelles ai motori a combustione dal 2035 in tutti i paesi dell’Unione Europea e, di conseguenza, sulle alternative, in primo luogo mezzi alimentati dall’energia elettrica.

Il futuro dell’auto, il presidente Aci La Russa: “Vogliamo trasformarci in Automobility Club”

Ad aprire il dibattito è stato il presidente eletto di Aci Geronimo La Russa, presidente di Automobil Club Milano. Automobile Club sta ovviamente seguendo da vicino la partita e La Russa ha detto che tra gli obiettivi che intende perseguire c’è la trasformazione degli Automobile Club Italiani in Automobility Club, con l’aggiornamento del parco veicoli attualmente disponibile e realizzando le infrastrutture necessarie per la transizione verso l’auto elettrica.

Un mezzo, secondo quanto uscito dal convegno, che non sarebbe ancora adeguatamente conosciuto da parte del consumatore finale. E gli incentivi statali, inoltre, avrebbero l’effetto di “drogare il mercato”. Ne sarebbe convinto Alfredo Altavilla, Special Advisor di BYD, brand cinese produttore di veicoli elettrici: “In Italia – ha detto – sono stati stanziati 630 milioni di Euro dal Pnrr per la realizzazione di colonnine di ricarica elettrica, cosa non fatta a causa della burocrazia. Per non perdere lo stanziamento europeo, il Governo Nazionale ha convertito questi soldi in incentivi per l’acquisto di auto elettriche”. Calcolando l’incentivo sul prezzo pagato per acquistare un’auto elettrica, di ventiquattro milioni di automobili incentivabili, ne sono state sostituite solo circa trentanovemila.

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