Vandali anti Europa in Brianza? Una panchina blu ritrovata su un albero

C’è qualcuno che in Brianza sembra accanirsi contro le panchine blu posizionate dal Movimento Federalista Europeo.
Seregno panchina blu vandalizzata
Seregno panchina blu vandalizzata

C’è qualcuno che in Brianza sembra accanirsi contro le panchine blu posizionate dal Movimento Federalista Europeo: l’allarme è lanciato da Ettore Radice, uno degli attivisti dell’organismo, dopo il ritrovamento su un albero di alcune parti della seduta sparita una decina di giorni fa dal parco della Pace di Seregno. 

Vandali anti Europa in Brianza? Il caso di Seregno e le ipotesi di Ettore Radice del Movimento Federalista Europeo

«Non è il primo episodio – racconta – un paio di mesi fa qualcuno con un pennarello ha scritto su quella di Monza, dedicata ad Alcide De Gasperi, che noi siamo a favore della guerra».

Probabilmente l’autore, aggiunge, non si riferiva alla proposta di istituire un esercito comune per tutelare la pace sostenuta negli anni Cinquanta da De Gasperi, ma al piano ReArm Europe ipotizzato da Ursula Von Der Leyen.
È difficile dire se i due episodi siano collegati, ma a Radice qualche dubbio è venuto: «Sono state prese di mira due delle tre panchine blu della Brianza – commenta – nel caso di Seregno ci chiediamo perché sia stata portata via proprio quella, intitolata ad Altiero Spinelli, e non altre dello stesso giardino». La terza, in memoria di David Sassoli, è a Desio e di recente è stata sostituita dal Comune con una in metallo dello stesso colore.

Vandali anti Europa in Brianza? Le prossime panchine nuove saranno a Lissone e Vimercate

Le panchine blu brianzole, spiega Radice, hanno una particolarità rispetto a quelle simili di altri territori: sono tutte dedicate a un politico che si è battuto per l’unità europea

La sezione brianzola del Movimento Federalista, guidata da Alessio Alberti, conta di estendere il progetto in altre città: a ottobre a Lissone comparirà una seduta in ricordo di Robert Schuman, successivamente una a Vimercate per Simone Weil, mentre quelle già installate a Muggiò e a Carate, saranno intitolate rispettivamente, a Helmut Kohl e a Konrad Adenauer.