Giro di vite della Squadra Mobile di Monza contro le gang giovanili, fenomeni, dice la Questura: “che incidono fortemente sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini”. Oltre 300 ragazzi identificati, un terzo dei quali minorenni, nei giorni scorsi, a Monza, dagli agenti della Mobile con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Lombardia e l’unità cinofila antidroga della Polizia Locale. L’operazione, che ha portato anche ad alcuni arresti, è stata effettuata per prevenire e reprimere fenomeni criminali legati alla devianza giovanile, ragazzi anche giovanissimi che, in gruppo o singolarmente, compiono reati contro la persona, il patrimonio o legati a droga e armi.
Monza, giro di vite della Questura contro le baby gang: “social determinanti”
Da quanto la Questura ha potuto appurare si tratta di fenomeni “esclusivamente connessi a contesti sociali ad alta densità criminale”. Determinante sarebbe il ruolo svolto nel contesto dai social network, considerati “fattore di ampliamento del bacino di riferimento, di divulgazione e di emulazione” tanto da rappresentare, in qualche circostanza, addirittura: “il “primo gradino” di accesso al mondo della criminalità” precisa ancora la Questura di Monza.
Nel corso del blitz sono stati arrestati due cittadini italiani trovati in possesso di oltre 2,5 chili di sostanze stupefacenti di vario tipo. Stessa sorte per quattro giovani: due cittadini sudamericani accusati di furto aggravato, perpetrato in un esercizio commerciale, un cittadino pakistano per rapina di una collanina ai danni di un minore e un italiano per spaccio di sostanze stupefacenti in zona stazione.
Monza, operazione contro le baby gang: anche perquisizioni domiciliari
Adottate complessivamente dalla Questura 13 misure di prevenzione personali: 5 avvisi orali, due dei quali nei confronti di minori, e 8 fogli di via obbligatorio da Monza. In predicato inoltre altre 20 misure di prevenzione personali compresi diversi divieti di accesso alle aeree urbane cittadine.
L’analisi di alcuni profili social di “giovani recentemente coinvolti in episodi di spaccio, rapine e aggressioni” ha portato a raccogliere elementi utili a far scattare alcune perquisizioni domiciliari con il sequestro di un manganello telescopico. Gli agenti, infine, hanno svolto controlli amministrativi in bar e sale scommesse.