Richiesta di revisione del Piano industriale con mantenimento dei livelli occupazionali e della competitività del sito di Agrate Brianza. Sul futuro di St Microelectronics l’audizione che si è tenuta giovedì 17 luglio in Commissione regionale ha ribadito le posizioni allineate già espresse sia dai rappresentanti sindacali che da quelli ministeriali. La riunione convocata dalla Commissione Attività Produttive, presieduta da Marcello Ventura (FdI) e da Silvia Scurati (Lega), nell’Aula del Consiglio regionale a Palazzo Pirelli era stata richiesta con una lettera da 23 sindaci, che avevano espresso “fondate preoccupazioni in merito a un possibile ridimensionamento degli investimenti e a una contrazione dei livelli occupazionali relativi al sito di Agrate Brianza in seguito alla presentazione del Piano industriale 2025-27”. Hanno partecipato numerosi Consiglieri regionali, funzionari del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia, oltre che molti sindaci, il presidente della Provincia di Monza Brianza Luca Santambrogio e funzionari di Regione Lombardia.
St Agrate in commissione regionale: ora appuntamento a Roma il 28 luglio
“Le posizioni espresse dai rappresentanti ministeriali e da quelli istituzionali sono perfettamente in linea con l’azione di Regione Lombardia, che vede rafforzata la richiesta di revisione del piano industriale, del mantenimento dei livelli occupazioni e della necessità di assicurare la competitività del sito di Agrate” ha detto Ventura. Un nuovo appuntamento, questa volta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sempre per discutere della situazione del sito agratese è stata fissata per lunedì 28 luglio, a Roma, tavolo nazionale tra le parti, “appuntamento che ci auguriamo -hanno dichiarato i rappresentanti sindacali – sia decisivo ai fini di un cambiamento radicale del Piano industriale e per un impegno a rilanciare gli investimenti e a dire con chiarezza no agli esuberi”.
Per Perego di Arcore: i tre punti per affrontare la crisi
Un’altra audizione, nella medesima commissione, richiesta dai sindacati, ha poi riguardato la situazione della Peg Perego di Arcore, azienda del settore della prima infanzia nata 40 anni fa in Brianza che lo scorso tre luglio ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 95 dipendenti del sito di Arcore: dall’incontro con i rappresentanti dei lavoratori di Peg Perego è stata ribadita la necessità di mantenere i posti di lavoro, la conferma della disponibilità di Regione Lombardia ad accompagnare l’azienda in un percorso in grado di affrontare la crisi e individuare nuove strategie industriali e infine la necessità che il confronto con l’azienda compia un cambio di passo e approfondisca i temi della diversificazione dei prodotti e la salvaguardia del sito di Arcore.
Il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta e il consigliere Jacopo Dozio (Forza Italia), che avevano a loro volta chiesto l’incontro, sono intervenuti per sottolineare la vicinanza delle istituzioni alle famiglie dei lavoratori e per ribadire che Regione Lombardia intende continuare a mettere in campo competenze e risorse con l’obiettivo di difendere la presenza di Peg Perego ad Arcore. L’azienda, invitata all’incontro, avrebbe dato disponibilità dopo il 31 luglio. Oltre ai rappresentanti sindacali intervenuti anche il sindaco di Arcore, Maurizio Bono, ancora il presidente della Provincia brianzola Luca Santambrogio e consiglieri regionali di maggioranza e minoranza. Con l’occasione è stata data notizia che giovedì 24 luglio le parti interessate, azienda compresa, si incontreranno al Ministero del Made in Italy. Hanno partecipato agli incontri il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani, i Consiglieri regionali Marcello Ventura (FdI), Silvia Scurati (Lega), Alessandro Corbetta (Lega), Jacopo Dozio (FI), Martina Sassoli (Lombardia Migliore), Fabrizio Figini (FI), Paola Pizzighini (M5S), Gigi Ponti (PD), Onorio Rosati (AVS), Paola Bocci (PD).
Audizioni in Regione, la Fim Cisl: “St interrompa l’attuazione del Piano”
“Come FIM CISL, assieme alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo sfruttato l’occasione per ribadire ancora una volta la gravità della situazione – ha dichiarato il segretario Fim Cisl Monza Brianza Lecco, Enrico Vacca – chiedendo, anche in vista del prossimo incontro ministeriale del 28 luglio, che l’azienda innanzitutto interrompa qualsiasi forma di attuazione ufficiosa e sotterranea del piano industriale che stiamo ormai contestando da mesi e che la Regione Lombardia, assieme a tutte le altre istituzioni coinvolte, cioè i comuni e la provincia di Monza e Brianza, in occasione del tavolo del 28 luglio presso il Mimit richieda, assieme al sindacato, il ritiro del piano presentato dall’azienda ad aprile, la dichiarazione di zero esuberi e l’annuncio di nuovi investimenti produttivi sul sito di Agrate”. “All’audizione di questa mattina erano presenti anche i funzionari del Ministero delle Finanze che rappresenta sostanzialmente la proprietà statale di ST e del MIMIT – ha concluso il segretario – Abbiamo registrato con favore la loro presenza ma è chiaro che a partire dal 28 luglio auspichiamo che il ruolo di entrambi i ministeri sia deciso a supporto delle richieste delle organizzazioni sindacali, delle lavoratrici e dei lavoratori di ST”.
“Dall’audizione di questa mattina è emerso un dato chiaro: il territorio non accetterà mai la penalizzazione della STMicroelectronics di Agrate, un’eccellenza industriale e strategica per tutta la Lombardia e l’Italia. Dispiace l’assenza della governance aziendale, ma il messaggio deve arrivare forte: un piano industriale che depotenzi Agrate va rispedito al mittente.” ha dichiarato invece Corbetta (Lega), che ha concluso: “Il tavolo del 28 luglio al Ministero sarà il momento decisivo – conclude Corbetta – sia Regione Lombardia sia il Governo ribadiranno con fermezza questa posizione davanti all’azienda”.