Bicentenario dello Stelvio, Brianza protagonista: vetture d’epoca arrivano da Lissone e Seregno

Alla manifestazione promossa dall'Asi, per celebrare i 200 anni dell'apertura del celebre passo, ha sfilato anche il Brianza Classic Team di Bosisio Parini
Auto d'epoca 2025 Stelvio bicentenario
Una delle vetture salite allo Stelvio

Brianza protagonista in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario dell’apertura del passo dello Stelvio, una ricorrenza che l’Asi (Automobilclub Storico Italiano) ha voluto sottolineare sabato 5 luglio, proponendo “200Stelvio”, un raduno di auto, motociclette e biciclette d’epoca ad impatto zero. Insieme al Veteran Car Club Valtellina ed al Veteran Car Team di Bolzano, circa centocinquanta veicoli provenienti sia da Bormio che da Trafoi hanno raggiunto il passo, che collega la Valtellina alla Valvenosta e, più in generale, la Lombardia al Trentino Alto Adige, trovando ad attenderli una cinquantina di vetture del Porsche Club Germania.

Stelvio: l’articolazione della manifestazione

Auto d'epoca 2025 Stelvio bicentenario
Il seregnese Mario Cajani al volante

La Brianza ha, come detto, giocato un ruolo di primo piano in questo contesto. Il Brianza Classic Team di Bosisio Parini ha percorso i quaranta tornanti del versante valtellinese del passo con una Jaguar XK 120, una E Type e una Fiat 1100, mentre da Lissone è arrivata sul posto una Fulvia HF 1300 del 1974, condotta da Claudio Lissoni, accompagnato da Luisa Vismara. Dal canto loro, i seregnesi Giorgio Porta, Viviana Misera, Mario Cajani ed Elsa Tessera hanno invece guidato una Lancia Appia Zagato del 1961 ed un’Alfa Romeo Giulia T.I. Super della scuderia del Portello. Il gruppo storico proveniente da Bormio ha sfilato per le strade cittadine, tra via Roma e piazza del Querc’, sia venerdì 4 luglio, nel pomeriggio, sia appunto sabato 5 luglio, in mattinata, prima di dirigersi al passo dello Stelvio con la strada completamente chiusa al traffico, creando una carovana d’epoca bellissima e colorata: la componevano, tra le altre, la Itala del 1906, l’Alfa Romeo Matta usata come auto di assistenza da Fausto Coppi al Tour de France del 1952, la Giulia Super della Salvarani usata per il Giro d’Italia degli anni settanta, fino alle più moderne Porsche e Bmw. In cima al passo, in arrivo dal Trentino Alto Adige, le meravigliose vetture biposto degli anni trenta, tra cui l’Alfa Romeo P3 della scuderia Ferrari, la Bugatti 23 e due Maserati 6C 34. Audi Tradition, il reparto ufficiale riservato alle classiche della Casa degli Anelli, ha partecipato ufficialmente con i gioielli provenienti dal museo Audi: l’Audi C14 del 1913, l’Auto Union Tipo C a sedici cilindri di Formula 1 e la Wanderer W25 “Stromlinie” del 1938. Anche la Rai ha concorso a questo evento di portata storica con il suo team: una Fiat 1500 del 1966 utilizzata durante le telecronache del Giro d’Italia, per intervistare gli atleti in gara, con il cronista che allungava il microfono verso il ciclista, sporgendosi dal tettuccio aperto dell’auto.

Stelvio: attenzione anche alle problematiche ambientali

L’Asi ha approfittato dell’appuntamento di respiro internazionale per promuovere un’iniziativa importante, come l’“Asi Net Zero Classic”: ogni partecipante ha ricevuto per il proprio veicolo d’epoca una tanica contenente cinque litri di carburante, prodotto con carbonio biologico non fossile, assorbito dall’atmosfera tramite piante, così da ridurre le emissioni di gas alteranti il clima fino al 65 per cento nel ciclo di vita del carburante.

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.