L’editoriale del direttore Marco Pirola: “Ilaria Salis e Amazon quando l’attivismo finisce in saldo…”

L'editoriale del direttore responsabile del Cittadino, Marco Pirola, sull'edizione di giovedì 3 luglio 2025.
Editoriale giornalismo – Image by freepik
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A Venezia, tra una gondola e un bouquet di polemiche, si è consumato uno degli eventi più discussi dell’anno: il matrimonio da favola e da miliardi di Jeff Bezos patron di Amazon. Tra invitati in smoking Caraceni e le star di Hollywood in passerella, ecco come fuori programma appare lei. Ilaria Salis, brianzola, ex prigioniera in Ungheria, neo europarlamentare e ora anche paladina contro il capitalismo da cerimonia. Da Monza arriva a Venezia con la fascia e il megafono, determinata a “sabotare” il matrimonio simbolo dell’eccesso.

Obiettivo: protestare contro le disuguaglianze, la concentrazione della ricchezza e il potere dei grandi colossi. Brava. Un gesto forte, d’impatto, con un solo piccolo dettaglio. Il suo libro, manifesto delle sue idee, si può comprare… proprio su Amazon. Già. Proprio quella piattaforma che per lei rappresenta tutto ciò contro cui combatte. C’è chi dice che la coerenza sia sopravvalutata e in effetti l’episodio si presta perfettamente a diventare la più contemporanea delle satire politiche.

È un po’ come protestare contro il fast fashion indossando una tuta nuova di Zara. Oppure scagliarsi contro le multinazionali mentre si prenota il B&B con Booking. Ma Salis, da insegnante precaria a simbolo di resistenza e ora volto radical chic dell’Europarlamento, sa bene che ogni rivoluzione ha il suo prezzo. E se il suo messaggio vuole arrivare lontano, meglio farlo con la logistica efficiente di Amazon. Perché volantinare in piazza è poetico, ma spedire in 24 ore è pratico.
Alla fine, forse la scena migliore è questa. Bezos che lancia il riso dal suo yacht d’oro massello, mentre Salis gli rilancia contro… il link del suo libro, con tanto di sconto Prime. Perché, come dicono i veri rivoluzionari, non quelli da salotto: “se non puoi batterli, almeno vendigli qualcosa”.

L'autore

Marco Pirola fu Arturo. Classe 1962, quando l’Inter vinse il suo ottavo scudetto. Giornalista professionista cresciuto a Il Giornale di Montanelli poi approdato su vari lidi di carta e non. Direttore del settimanale L’Esagono prima e di giornali “pirata” poi. Oggi naviga virtualmente nella “tranquillità” (si fa per dire…) dei mari del sud come direttore responsabile de Il Cittadino.