Sostituite le “prime persone assegnate dalla società” del progetto Street Tutor, a Monza. Si è trattato di una risposta a una richiesta della amministrazione comunale, verosimilmente anche dopo le polemiche sollevate da LabMonza, nella maggioranza del sindaco, che dopo il via al progetto sperimentale per favorire la conoscenza e il rispetto del Regolamento di Polizia Urbana ha preso le distanze chiedendo una marcia indietro.
“I loro profili personali – ha ridetto il Comune riferendosi alle persone sostituite – risultavano non conformi agli obiettivi del progetto, lontani dalle finalità anche comunicative del progetto stesso, pensato per offrire ai cittadini informazioni, assistenza, dialogo e rassicurazione. Tutte le verifiche condotte in questi giorni dal Comando confermano l’idoneità degli operatori attualmente attivi su Monza”.
Street Tutor: distribuito il decalogo e assistenza a una donna caduta e a un’altra alla stazione
Intanto il progetto è iniziato, sin da venerdì 13 giugno, in serata, dalle 20 all’una di notte: gli Street Tutor, due gruppi da quattro operatori ciascuna, riconoscibili dalla pettorina gialla e dal logo “Respect and Enjoy” con il simbolo dell’Arengario Monzese, hanno operato nelle zone più frequentate di Monza in raccordo con la Polizia Locale. Come previsto è stato distribuito il decalogo sulle regole da seguire per la civica convivenza distribuito ai cittadini e ai commercianti che precede tra l’altro il divieto di consumare alcolici nelle aree pubbliche, l rispetto dei luoghi e dei monumenti, il divieto per gli esercenti di vendere bevande alcoliche durante gli orari notturni.
Nella prima serata di attività sono incappati come previsto in persone che consumavano bevande invitandole a smaltire le bottiglie e hanno prestato assistenza ad una persona in difficoltà per una caduta e a una donna in auto, intimorita, in attesa della figlia sul piazzale della stazione.