Ceriano, la targa di Cesarino coperta e il figlio (sindaco di Lazzate) sbotta: “Scempio”

La targa di intitolazione dell'arengario di Ceriano coperta da un volantino del 25 aprile, con un post social Andrea Monti chiede di porre rimedio
La targa di Cesarino Monti coperta a Ceriano
La targa di Cesarino Monti coperta a Ceriano

Un volantino che annuncia una mostra sul 25 Aprile, chiusa ormai da giorni, affisso sulla targa che dà il nome all’arengario di Ceriano Laghetto, comune guidato da qualche mese da una amministrazione di centrosinistra dopo anni di governo filo leghista. Una provocazione? È quello che (forse) pensa (e scrive) Andrea Monti, sindaco di Lazzate e figlio di Cesarino, al quale, appunto, l’arengario cerianese è intitolato. Senza dubbio si tratta di cattivo gusto.

«Mi segnalano un brutto episodio a Ceriano Laghetto – scrive Andrea Monti in un post social – L’amministrazione comunale ha deciso di coprire la targa che da un decennio intitola l’Arengario cittadino alla memoria di mio padre, Cesarino Monti. Un gesto volgare e stupido, che non trova nessuna giustificazione plausibile».

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Cesarino Monti

L’intervento del figlio Andrea e la foto con il “prima” e il “dopo”

Allegata una foto che mostra il “prima” e il “dopo”, con il volantino di una mostra sulle pietre d’inciampo in occasione del 25 Aprile, aperta fino al 27 aprile, che di fatto oscura completamente la targa di intitolazione, il nome di Cesarino Monti.

«Mio padre non è stato un delinquente, un dittatore sanguinario o un criminale di cui bisogna cancellarne le tracce – dice ancora il sindaco di Lazzate – Cesarino è stato un sindaco amatissimo, visionario, innovatore, rivoluzionario nel creare un modello nuovo, genuino e autentico di amministratore. È stato senatore della Repubblica, figura riconosciuta e apprezzata su tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale. Uno dei padri della Provincia di Monza e Brianza, già insignito del premio Beato Talamoni, della Pila d’Oro e tante altre cose che è persino superfluo qui ricordare».

«Chi ha coperto la targa – conclude – è semplicemente un cretino. Spero si ponga rimedio immediatamente a questo scempio, riconoscendo la memoria e il rispetto dovuti a tutti, anche se avversari politici. Si chiama democrazia, si chiama civiltà».

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