Serie A, Akpa-Akpro su Monza-Fiorentina 2-1: «Salvezza? Ci credo fino alla fine. Deve essere la partita della svolta»

Le parole in sala stampa del centrocampista ivoriano del Monza, Jean Daniel Akpa-Akpro, dopo la vittoria sulla Fiorentina.

Nel posticipo della 20° giornata il Monza ritrova il sorriso e la vittoria grazie al successo per 2-1 sulla Fiorentina dell’ex tecnico Raffaele Palladino. Decisive le reti di Ciurria e Maldini mentre il gol della bandiera viola lo sigla Beltran. I biancorossi di Salvatore Bocchetti ottengono la seconda vittoria in campionato e la prima casalinga del .campionato

Serie A, Monza-Fiorentina 2-1: le dichiarazioni di Akpa-Akpro

Nella sala stampa dell’U-Power Stadium è intervenuto a fine gara il centrocampista del Monza, Jean Daniel Akpa-Akpro, che ha commentato il match contro la formazione gigliata. Ecco le dichiarazioni del calciatore ivoriano:

«Commento sulla gara? Meritavamo la vittoria. Ruolo inedito di esterno sinistro alto? Io sono sempre disponibile per giocare in tutti i ruoli. La partita che cambia la stagione? Io ci credo fino alla fine. Spirito nuovo? Potevamo giocare 180 minuti senza perdere la partita. Cos’è successo in questa settimana? Abbiamo lavorato tantissimo. Dobbiamo credere nella salvezza. Oggi abbiamo avuto un po’ di fortuna ma abbiamo fatto una grande partita. Quanto valgono le motivazioni? Non dobbiamo dimenticare che siamo ultimi. Dobbiamo essere concentrati per recuperare punti. Questa deve essere la partita della svolta. I motivi per i quali volevi tornare a Monza? Io credo che ci salveremo e lo credo fortemente. Vittoria di cuore? Questa partita l’abbiamo meritata».

L'autore

Giornalista Pubblicista, classe 1988 e pugliese doc. Collaboro con il Cittadino dal 2022 occupandomi dell’Ac Monza per le dirette dallo stadio. Mi sono appassionato al calcio grazie a mio fratello che negli anni ’90 tappezzava la cameretta di maglie e poster di calciatori.
Ho la Sclerosi Multipla e grazie alla mia esperienza cerco di trasmettere forza, coraggio e positività ai meno fortunati.