Ama Onlus di Giussano soddisfatta: aperto il dispensario in Tanzania

A Magogo, fornirà assistenza sanitaria di qualità alle persone che vivono intorno alla missione, gestita dalle suore Pallottine, e ai bambini che frequentano le scuole nel raggio di 20-25 chilometri.
Il dispensario della missione di Magogo
Il dispensario della missione di Magogo Jennifer Caspani

È finalmente in funzione il dispensario della missione di Magogo, in Tanzania, realizzato anche grazie all’aiuto dell’associazione giussanese Ama onlus. Dopo aver superato tutte le peripezie burocratiche e ricevuto tutti i permessi statali, il dispensario, che fornirà assistenza sanitaria di qualità alle persone che vivono intorno alla missione e ai bambini che frequentano le scuole nel raggio di 20-25 chilometri, è attivo dal 24 marzo.

Novità comunicata al gruppo da suor Juliana, suora missionaria Pallottina che gestisce il complesso scolastico realizzato dall’associazione giussanese, che ospita attualmente 210 alunni di cui 74 in convitto. La struttura sanitaria è inserita all’interno del complesso scolastico in un settore abbastanza distante dalle aule e verrà utilizzata anche per seguire la stato di salute di tutti gli alunni, in particolare dei residenziali.

«Le lungaggini burocratiche per ottenere le autorizzazioni necessarie e il prolungare della pandemia hanno allungato i tempi di apertura, ma ora finalmente è arrivata questa bellissima notizia. Abbiamo realizzato questa struttura sanitaria, insieme alla scuola, credendo che tutti gli esseri umani abbiano uguale diritto alla istruzione e alla buona salute – ha sottolineato il presidente Giuliano Galbiati -. Un grazie alle suore Pallottine di Tanzania che l’hanno preso in carico, coronando gli sforzi di tutti quelli che hanno partecipato alla sua costruzione. Un grazie particolare ai finanziatori dell’opera e a chi operativamente l’ha realizzata». L’associazione giussanese ha anche contribuito alla realizzazione del nuovo convento, nei pressi della scuola, che ospita le suore Pallottine, che gestiscono le aule scolastiche e i centinaia di bambini che le frequentano.