Monza – Un nuovo deposito per i mezzi della Cooperativa per Monza 2000? La circoscrizione Due chiede delucidazioni all’amministrazione comunale sul cantiere che è stato aperto in fondo a via Cimabue, nel quartiere San Donato. La circoscrizione contesta il fatto di non essere stata interpellata per un intervento che potrebbe fortemente condizionare le sorti di un quartiere, soprattutto dal punto di vista viabilistico. La richiesta è stata inoltrata agli uffici comunali ed, in particolare, è indirizzata all’assessore alle Opere pubbliche, Osvaldo Mangone.
«Aldilà del fatto che la circoscrizione non è stata interpellata per nessun tipo di parere sui lavori da eseguire, sembra che oltre la recinzione vengano eseguiti dei lavori per parcheggi di autobus, si dice della cooperativa Per Monza 2000 e postazioni per il lavaggio degli stessi» dichiara il presidente della circoscrizione Due, Giacinto Maini. E inoltre: «Da una prima verifica effettuata dai membri della circoscrizione pare chiaro l’intento, da parte di chi sta eseguendo i lavori, di aprire una strada verso viale Fermi». La possibilità di insediare qui un deposito e un lavaggio degli autobus creerebbe qualche problema al quaritere: «Segnaliamo la grande difficoltà del traffico in via Cimabue, strada stretta a doppio senso, usata per aggirera il traffico cittadino verso il centro».
Secondo il presidente Candido Maini e i membri della sua circocrizione, infatti, la via non in grado di sostenere un traffico abituale di autobus, neppure se gli automezzi entrassero da via della Lovera. Per questi motivi il presidente della circoscrizione chiede di conscere le autorizzazioni comunali per le opere in corso, vuole sapere se i lavori sono compatibili con la salvaguardia del territorio per il recupero e il trattamento delle acque residue del lavaggio degli automezzi e chiedono di vedere il progetto approvato dalla commissione edilizia.
I cartelli apposti nei pressi della zona, infatti, non sono chiari: «Solo da una settimana è comparso un cartello riportante l’autorizzazione alla costruzione di una recinzinone con gli estremi di una Dia (dichairazione di inizio attività) presentata in Comune» conclude Maini. Non è da escludere, però, la possibilità che la cooperativa “Per Monza 2000” possa portare in questa sede soltanto i furgoni che utilizza per il trasporto di disabili che occupano decisamente meno spazio dei pullmann e potrebbero creare meno difficoltà alla viabilità.
Andrea Trentini