Monza – “Le regole vanno rispettate da chiunque”. Prende una posizione ufficiale la procura di Monza sull’inchiesta che ha travolto il corpo dei vigili urbani, scatenando polemiche, discussioni e reazioni politiche in difesa degli agenti. Una vicenda che ha praticamene azzerato il reparto interventi speciali della polizia locale. “L’indagine non intende porre in discussione la legittimità ed efficacia del reparto speciale, istituito con la apprezzabile finalità di un maggiore e più incisivo controllo del territorio”, scriva in un comunicato il procuratore Luisa Zanetti. La magistratura, insomma, tiene a ribadire che “non da indicazioni alla politica”. L’inchiesta fa parlare, anche perché si è arrivati all’esecuzione delle misure cautelari (per uno degli indagati era stato chiesto il carcere: “l’indagine si è sviluppata a seguito di dichiarazioni precise e dettagliate rese dalle vittime, verificate e confermate da riscontri che hanno portato a ricostruire i movimenti dei tre indagati; l’attendibilità è stata condivisa dal giudice che ha applicato le misure per tutelare la genuinità delle prove e prevenire il pericolo di reiterazione”. La Zanetti, ha ricordato inoltre che la indagini sono state svolte con il “contributo determinante di polizia locale e carabinieri, con scrupolo e tempestività”. Senza voler entrare nel merito della scelta di creare un corpo speciale in seno ai vigili, dunque, dalla procura ricordano che “deve essere comunque chiaro che chi riveste la qualifica di ufficiale o agente di polizia ha il dovere di compiere la propria delicatissima funzione operando prima di tutti nel rispetto delle regole: quando si travalicano i limiti, la magistratura ha il compito di intervenire”.
f. ber.