Monza – A mezzo secolo dal terribile incidete ferroviario del 5 gennaio 1960, che ha spezzato la vita di diciassette persone all’altezza del sottopasso di viale Libertà, Monza si ricorda di quei morti e, dopo decenni di silenzio, decide di commemorarli. Un’iniziativa di cui si è discusso anche durante l’ultima seduta del consiglio di circoscrizione, durante la quale il capogruppo del Pd, Giovanni Vergani, ha presentato una mozione per avanzare l’idea di una lapide commemorativa. Quel giorno tra le lamiere del treno diretto a Milano, morirono diciassette persone, e 115 rimasero ferite.
«In queste settimane ho contattato personalmente uno dei parenti delle vittime, che ha espresso il desiderio di collocare una lapide nel luogo della tragedia – ha spiegato Vergani -. Su sua richiesta quindi mi faccio promotore affinché il nostro consiglio, competente per territorio, si attivi per organizzare una cerimonia commemorativa, che preveda anche la posa di una lapide, eventualmente coinvolgendo l’amministrazione comunale e le Ferrovie dello Stato».
Nella stessa serata il consigliere comunale del Pdl, Rosario Adamo si faceva portavoce della medesima iniziativa, davanti all’aula riunita. «Metteremo a bilancio questa iniziativa, affinché venga realizzata il prima possibile, anche in collaborazione con le Fs. Di questo ho già parlato con il presidente della circoscrizione Uno, Massimiliano Longo, che mi ha dato il suo appoggio».
E infatti proprio Longo ha confermato l’intervento del consigliere Adamo, ribadendo però la certa collaborazione da parte del parlamentino di via Lecco. «Se la targa la porrà l’amministrazione noi comunque collaboreremo per organizzare altri eventi a ricordo di quella tragedia, cercando di fare in modo che tutto sia pronto per il 5 gennaio del prossimo anno», ha aggiunto il presidente della Uno.
E proprio sulla questione della data c’è stato uno scambio di opinioni tra Longo e Vergani. Quest’ultimo, infatti, ha auspicato un intervento entro quest’anno, «per dare un senso al cinquantesimo anniversario dell’incidente. Nel 2011 non sarà più il cinquantesimo, ma il cinquantunesimo anniversario di una tragedia mai ricordata. Non aggreghiamoci a un’iniziativa di altri, ma facciamoci noi stessi, come circoscrizione Uno, promotori». Contrario ad accelerare i tempi è anche il consigliere Adamo: «Vogliamo organizzare qualcosa di bello, senza accelerare inutilmente i tempi. L’anniversario è comunque già passato, fare ora qualcosa sarebbe una sorta di tardiva riparazione di una dimenticanza. Meglio allora essere pronti per commemorare quelle vittime nel 2011».
Non si sa ancora se sarà una semplice lapide o qualcosa di più articolato, «magari anche una statua, o un’installazione permanente – ha sottolineato Rosario Adamo – interpelleremo esperti e artisti per progettare la soluzione migliore».
Sarah Valtolina