Monza – Un decalogo che contiene le priorità di sviluppo della Brianza su cui avviare un confronto con i candidati alle prossime elezioni regionali. La Camera di commercio di Monza e Brianza ha predisposto la lista degli interventi più urgenti per i cittadini e per il territorio e per sostenere la ripresa delle imprese, che, con la crisi, in Lombardia nel 2009 hanno perso in media circa il 20% del giro d’affari, vale a dire più di 65 miliardi di Euro. Anche se le imprese lombarde sono già pronte ad investire per il 2010 oltre 8 miliardi di Euro. Sono i bresciani, i brianzoli e i comaschi gli imprenditori che hanno risentito di più della crisi ma in queste province, oltre a Varese, ci sono le imprese che credono di più nella ripresa, mettendo in previsione per il 2010 più investimenti. Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine “Crisi e impresa”, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha coinvolto 1000 imprese lombarde, e illustrata oggi in occasione della presentazione del decalogo per lo sviluppo della Brianza. E intanto per agevolare le imprese, la Camera di commercio di Monza e Brianza ad aprile apre 70mila “sportelli”, uno per ogni impresa: grazie alla rivoluzione telematica di ComUnica le imprese della Brianza potranno risparmiare oltre 7 milioni di Euro. “Queste sono le dieci priorità della Brianza, – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – priorità che riguardano le 90 mila attività economiche del territorio, i comuni e la provincia. Priorità che richiedono una condivisione di obiettivi e di strumenti e che necessitano di una regia comune da parte dei nuovi amministratori regionali. Intanto, come Camera di commercio, grazie alla Comunicazione Unica, abbiamo portato la pubblica amministrazione a casa delle imprese, riducendo i costi della burocrazia e facendo risparmiare alle imprese brianzole oltre 7milioni di euro.”
Le priorità per la Brianza. La Camera di commercio di Monza e Brianza ha predisposto la lista degli interventi più urgenti per i cittadini, il territorio e per sostenere la ripresa delle imprese. Un decalogo che contiene le priorità di sviluppo della Brianza su cui avviare un confronto con i candidati alle prossime elezioni regionali. Questi i dieci punti in sintesi: occupazione, sviluppo delle imprese, infrastrutture, autodromo, Villa Reale Parco e sistema turistico, tasse e amministrazione; imprese e P.A., ambiente e territorio, Welfare, formazione e scuola.
Gli sportelli. E ad aprile la Camera di commercio di Monza e Brianza apre 70mila “sportelli”, uno per ogni impresa. Grazie alla rivoluzione telematica di ComUnica le imprese comunicheranno solo in via telematica: con la Comunicazione Unica si potrà iscrivere una nuova impresa o modificarne una già esistente attraverso un solo e semplice invio online alla Camera di Commercio, che inoltrerà ad Inps, Inail e Agenzia delle Entrate le informazioni di loro competenza. Con ComUnica le imprese della Brianza potranno risparmiare 7.250.000 Euro e complessivamente quelle lombarde più di 100 milioni di Euro.
I risultati della indagine per provincia. In Lombardia la crisi ha mandato in fumo nel 2009 circa 65 miliardi di Euro con una perdita in media di circa il 20% del giro d’affari. Anche se le imprese lombarde sono già pronte ad investire per il 2010 oltre 8 miliardi di Euro. Sono i bresciani, i brianzoli e i comaschi gli imprenditori che hanno risentito di più della crisi, denunciando una perdita media del giro d’affari rispettivamente del 25,7%, 22% e 21,3%. Anche se in queste province, oltre a quella di Varese, le imprese credono di più nella ripresa, mettendo in previsione più investimenti per il 2010 (a Como il 3,2% del fatturato, a Varese il 3%, a Brescia il 2,8%, a Monza e Brianza il 2,6%).