Seveso – Basta al disco orario per più di un’ora, no alla concentrazione di posteggi a pagamento, se nelle vicinanze non ci sia una sosta gratuita, e ancora no a concedere abbonamenti in prossimità dei negozi. Sono alcuni degli appunti sollevati dall’Unione commercianti all’amministrazione comunale sul piano parcheggi: 700 posti auto diventeranno a strisce blu. L’argomento aveva creato non pochi malumori tra i negozianti, tant’è che la giunta aveva ritirato la delibera, preferendo un nuovo atto utilizzato solo come linea programmatica, che di fatto consentiva d’iscrivere a bilancio un incasso presunto di 260mila euro.
«Come stanno le cose oggi – commenta l’ormai ex assessore al bilancio Marco Mazzucco – difficilmente li otterranno. I 260mila euro erano previsti su nove mesi di sosta a pagamento, siamo a giugno e nulla è ancora partito». Una sfaccettatura che non interessa ai commercianti, piuttosto intenzionati a evitare di ritrovarsi davanti all’attività le strisce blu. Così la richiesta di base avanzata dal segretario dell’Unione Antonina Vizzi, dopo un tavolo di lavoro concertato con gli operatori, è stata ridimensionare da 700 a 500 i posti a pagamento, preferire il discorario di un’ora, respingendo invece al mittente la prospettiva di avere parcheggi a pagamento con abbonamento. Il contro piano dei negozianti è stato presentato lo scorso lunedì 14 giugno in corso Marconi alla presenza dell’assessore alla viabilità Floriana Belotti, del neoassessore al Commercio e Lavori pubblici Nicola Tallarita, del comandante della polizia locale Claudio Lattuada e del responsabile dei lavori pubblici Giovanni Corbetta.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per parlare della sosta a pagamento a Baruccana, perché è intenzione dell’amministrazione portare le strisce blu anche nelle frazioni. Vizzi ha detto no a via Trento e Trieste a pagamento meglio, se necessario, introdurre questo provvedimento sui due estremi: piazza Italia e il sagrato del santuario. Ora si attende la risposta dell’assessore Belotti, la risposta dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, una data non è ancora stata stabilita, ma l’esponente del Carroccio assicura che nessuna decisione definitiva sarà intrapresa, prima di ridiscutere insieme le controproposte. Intanto Vizzi per trovare un punto d’incontro ha commentato con un sorriso: «Sì al discorario con maggiori controlli e anche contravvenzioni, i commercianti sono pronti a questo piccolo sacrificio pur di non avere la sosta a pagamento davanti alle loro attività».
Cristina Marzorati