Besana – Alla fine Consiglio fu. Buona la seconda potremmo dire. E, nonostante l’assenza in blocco della Lega Nord, c’è stato il numero legale prer poter dichiarare valida la seduta e presentare il bilancio 2011. Questo è successo ieri sera, venerdì, mentre due giorni prima la riunione del parlamentino locale era saltata. La Lega Nord aveva disertato quasi in blocco il consiglio comunale e l’opposizione ne aveva approfittato, restando fuori dall’aula. Niente numero legale per poter iniziare i lavori e al sindaco Vittorio Gatti, passata mezz’ora dall’orario di convocazione, non era restato altro che sciogliere la seduta e mandare tutti a casa. Forte presa di posizione del Carroccio, insomma, dopo l’ennesimo scontro interno con il Pdl, alla seduta consiliare di presentazione del bilancio 2011. Già assenti la sera prima, all’incontro di maggioranza pre-seduta, gli assessori Davide Cereda ed Ermo Gallenda e il consigliere Giovanni Duca che da dicembre hanno lasciato il gruppo di maggioranza composto da Lega, Pdl e Udc per raggiungere il dissidente ex capogruppo di maggioranza Flaviano Romanò nel gruppo misto, non si sono presentati in sala consiliare. Unico lumbard all’appello il segretario del Carroccio, Emanuele Pozzoli, che a seduta sciolta e si chiude dietro il classico “no comment”.
Parlano invece i due capigruppo di minoranza, Luigi Pirovano (Insieme per Besana) e Antonio Mauri (Progetto persona): «E’ evidente che la maggioranza non ha i numeri e che, a differenza di noi, che siamo tutti presenti per rispetto agli elettori che ci hanno sostenuto, non si assume la propria responsabilità. I problemi della coalizione sono lampanti. La scelta di far dimettere gli assessori del Pdl Laura Scaccabarozzi e Carlo Ratti per far entrare in consiglio comunale Duca (Lega) e Alfieri (Pdl) ha alterato gli equilibri usciti dalle urne e ha rafforzato la Lega. Il sindaco prende atto della situazione di crisi e si dimetta». Stuzzicato dalle opposizioni, prima di lasciare il municipio anche il primo cittadino dice la sua: «Non sono amareggiato. Constato solo quanto successo, da buon padre di famiglia: credo sia un atto di educazione fare una telefonata per avvisare della propria assenza al consiglio comunale». Serafico, sulle assenze leghiste che pesano come macigni, il capogruppo di maggioranza, Diego Crippa: «In fondo questo non era un consiglio comunale fondamentale come invece sarà quello dell’approvazione. La presentazione del bilancio non è vincolante».
Nessun commento, all’indomani, da parte dei tre “disertori”. Il vicesindaco Cereda, però, replica a distanza alle affermazioni del sindaco: «La nostra telefonata era inutile. Sapeva benissimo che non saremmo venuti al consiglio, tanto è vero che non ci siamo presentati anche la sera prima al pre-consiglio. E a riprova di questo c’è il fatto che fino a un’ora prima della seduta ho ricevuto telefonate dai vertici provinciali della Lega, che erano stati informati della situazione da quelli del Pdl e ci volevano convincere a presentarci». Conferma anche Gallenda: «Ho ricevuto l’ultima chiamata alle 19.40. Se il sindaco era preoccupato poteva anche telefonarci: avevamo i cellulari accesi».
Ieri sera, invece, Lega assente, il consiglio si è svolto grazie all’opposizione. Luigi Pirovano ha chiesto al sindaco spiegazioni su quanto sta accadendo tra Pdl e Lega: “Si tratta di un atteggiamento di garbata polemica nei confronti del sindaco che è fermo su determinate posizioni ha detto Gatti -. Credo che non sia una novità ma è la pura e semplice verità”. “E’ un modo di far vedere i muscoli non a noi ma alla maggioranza e non posso esprimere preoccupazione”, la risposta del capogruppo di “Insieme per Besana”.
Alessandra Botto Rossa
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Tira aria di crisi sulla giunta di Besana. Per ben due volte, assessori e consiglieri comunali in quota Lega Nord non si sono presentati in consiglio comunale, alla presentazione del bilancio. Il sindaco parla di "garbata polemica"