Monza – Che qualcosa non quadri lo si capisce guardando il tabellone degli orari all’arrivo alla stazione di Monza. Quando il treno parte diretto a Sesto San Giovanni l’orologio utilizzato per cronometrare il viaggio Bergamo-Monza in competizione con un’automobile (vedi articolo sotto) segna le 9.20. Il treno è arrivato in stazione un minuto prima, le 9.19 per l’esattezza. Nove minuti di ritardo, quindi, rispetto al tempo di arrivo riportato dall’orario ufficiale. Ma il ritardo segnalato dal display luminoso lungo i binari ne segna solo cinque, di minuti.
Minuti mangiati – E allora, che cosa succede? Succede che in questo modo quattro minuti di ritardo sono letteralmente scomparsi nel nulla. Roba da poco, direbbero i più. Mica tanto, perché sui ritardi delle corse si gioca una delle battaglie fondamentali per i pendolari: quella dei bonus sull’acquisto di un abbonamento. Trenord corrisponde, infatti, uno sconto ai viaggiatori nel caso non si sia rispettato lo standard di qualità del servizio previsto secondo un indicatore concordato all’interno del contratto di servizio. L’indice è calcolato mensilmente per ciascuna direttrice rapportando i minuti di ritardo e i minuti delle corse soppresse. Un dato che prende in cosiderazione i treni con ritardo superiore ai cinque minuti. Se questo numero supera un determinato valore-soglia, scatta il diritto al bonus per gli abbonati.
A pensar male – A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva il cardinal Giulio Mazzarino sotto Luigi XIV in Francia. E i pendolari lo scrivono anche sui loro blog: così si taroccano le statistiche. Lo ha riportato a chiare lettere Dario Bauer sul blog ilpollonord.it: «Il mio treno è arrivato ad Asso con oltre 35 minuti di ritardo. Quello segnalato era solo di 14. Ho protestato, ma mi hanno confermato il loro dato. Incredibile». Il nostro treno, partito in orario da Bergamo, ha accumulato un ritardo a Monza di nove minuti. Perché allora ne mancano quattro all’appello? Forse per rimanere dentro ai parametri previsti dal contratto di servizio che Trenord, società gestita da Regione Lombardia, ha stipulato con Regione Lombardia?
I dati di ottobre – Il dubbio diventa lecito se si guardano gli indici di affidabilità del servizio ferroviario relativi a ottobre, appena pubblicati sul sito di Regione Lombardia. Gli utenti della Milano-Carnate-Bergamo non hanno avuto diritto al bonus da “spendere” per acquistare l’abbonamento di gennaio 2012. Ma l’indice di affidabilità è paurosamente vicino a quello standard minimo oltre il quale scatta il rimborso del 20%: 4,53% contro 5%.
Trenord e Rfi – Trenord si chiama fuori: «Queste comunicazioni dipendono dalla rete, il gestore è Rfi. Lungo le tratte ci sono delle boe che segnalano gli orari del passaggio del treno, ma non dipendono da noi». «Il treno è arrivato a Monza con sette minuti di ritardo, non nove – commentano da Rfi -. Poi è ripartito alle 9.18, arrivando a Milano Porta Garibaldi con solo tre minuti di ritardo. Quelli che fanno testo solo gli orari del nostro sistema. I display? Segnano sempre cinque minuti anche se sono di più».
Davide Perego