Vimercate – E’ scappata di notte da Milano. Non ce la faceva più a sopportare le botte che le rifilava la madre di 32 anni. Lei è una ragazzina tunisina di 12 anni, scappata di casa venerdì notte per non subire più abusi. E’ slita su un pullman a Gessate, vicino alla stazione della metropolitana milanese, se n’è stata buona fino al capolinea, a Trezzo sull’Adda. Erano le tre di notte quando l’autista del mezzo pubblico ha chiesto l’intervento dei carabinier del nucleo operativo radiomobile di Vimercate. Quella ragazzina proprio non ne voleva sapere di scendere dal bus. I carabinieri, giunti sul posto, sono saliti sull’autobus e sono riusciti a convincere la ragazza a seguirli fino alla caserma di Vimercate.
Alla ragazzina affamata i militari hanno portato una pizza e alcune bibite. Questo ha permesso loro di instaurare un primo legame con la giovane che ha spiegato di abitare a Milano e di essere tunisina d’origine. Poi, più nulla. Chiusa in se stessa, la ragazzina non ha voluto riferire nulla circa l’identità dei genitori. I carabinieri, con un paziente lavoro d’indagine, sono riusciti a risalire alla madre, una tunisina del 1979 domiciliata a Milano, nullafacente e separata. Per lei è scattata la denuncia per il reato di maltrattamenti in famiglia.
La ragazzina, nel frattempo, su disposizione del tribunale dei minori di Milano, era stata affidata a una comunità d’accoglienza sempre nel territorio meneghino. Qui è stata sottoposta a un’accurata visita medica. Sul corpo della giovane sono state riscontrati evidenti ecchimosi su tutto il corpo. Secondo il racconto della minorenne, erano il risultato delle botte della madre. Da qui la denuncia per la donna, mentre la figlia, all’inizio della prossima settimana, si sottoporrà a ulteriori e più approfonditi esami alla clinica Mangiagalli di Milano alla scopo di accertare l’assenza di eventuali violenze di altra natura patite dalla minore.