Presidio e corteo dopo BrindisiMonza, in 300 contro le bombe

In trecento hanno risposto alla chiamata di Libera e si sono radunati in piazza Roma, intorno all'arengario, a Monza per dare un segnale forte di presenza dopo l'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi.
Presidio e corteo dopo BrindisiMonza, in 300 contro le bombe

Monza – Il futuro della democrazia di Norberto Bobbio, Il contagio che racconta “come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia”, L’agenda rossa di Paolo Borsellino. Sono tre dei titoli portati in piazza a Monza dai circa trecento brianzoli che hanno risposto alla chiamata di Libera e si sono radunati in piazza Roma, intorno all’arengario, per dare un segnale forte di presenza dopo l’attentato di sabato mattina alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Chi con un libro, chi con un fiore. Tutti in piazza per ricordare Melissa Bassi, studentessa di 16 anni uccisa dall’esplosione di una bomba poco prima delle 8 del mattino, e per essere vicini alle altre persone ferite.

C’era Libera, c’erano le associazioni, c’erano i volti noti della politica cittadina e c’erano gli studenti delle scuole superiori di Monza: Frisi, Zucchi, Mosé Bianchi, Isa, Hensemberger tutti uniti dietro lo striscione che ricordava che “Non si può morire andando a scuola”. La scuola che alimenta la cultura, simboleggiata dai libri portati in piazza, e educa le nuove generazioni. Quelle da cui, come hanno sottolineato i ragazzi, deve partire il riscatto e l’impegno dell’Italia.

Il presidio si è mosso in un breve corteo che dall’arengario ha imboccato via Italia e si è portato in piazza del Duomo. Qui si è fermato per gli interventi di Valerio d’Ippolito, responsabile di Libera Monza e Brianza, e dei rappresentanti degli studenti. Sono state ricordate le storie e le morti di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio La Torre, del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e di Peppino Impastato. Prima di un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime e di rilanciare un nuovo appuntamento per il 23 maggio a Desio: nell’anniversario della strage di Capaci (in cui morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta), in Comune verrà proiettato “Uomini soli”, il film di Attilio Bolzoni, e si tornerà a parlare dell’incursione nel Polo tecnologico devastato la scorsa settimana.

Libera ha chiamato e una parte di Brianza ha risposto. Una parte: intorno al presidio e al corteo l’onda dello shopping e degli aperitivi nei bar del centro è continuata. Ma Brindisi non è così lontana.
Chiara Pederzoli