Seregno – Bandiera a mezz’asta e abbrunata per il mondo sportivo di Seregno. La città ha perso un altro dei suoi illustri campioni. Il più rappresentativo e blasonato delle due ruote. Giacinto Santambrogio, 67 anni, nato a Seregno il 25 aprile 1945, si è spento giovedì 14 giugno, alle 4.50, in una camera del reparto di medicina dell’ospedale di Desio, per un blocco respiratorio, dove si trovava da un giorno. Ha lasciato nel dolore l’amata moglie Dinora e l’unica figlia Claudia, avvocato.
I funerali si celebrano, questo pomeriggio, alle 16.30, in basilica san Giuseppe. Giacinto Santambrogio è cresciuto nella Salus Seregno. Nel 1961 con la maglia giallo-blu era nel gruppo degli esordienti e nel 1964, nella categoria allievi, vinceva il campionato italiano a cronometro a squadre con Borgonovo, Brusegan e Figini. Nel 1965 faceva il suo esordio tra i dilettanti. In 4 stagioni ( per Salus Seregno, Corsico, Iag Gazoldo) vinceva 27 gare. Ha indossato la maglia azzurra al Tour de l’Avenir, giri di Scozia e Germania, corsa della Pace( Berlino-Varsavia-Praga vincendo una tappa). Nel 1968 diventava campione lombardo.
Nel 1969 entrava nel mondo dei professionisti accasandosi alla Molteni di Arcore, nelle cui fila c’erano Bianco, Enrico Maggioni, Basso, Dancelli, Vianelli, Pecchielan, Boifava, Giaccone, Pifferi, Toselli, Eddy Merckx, al cui fianco ha gareggiato fino al 1971, offrendogli anche un notevole supporto per molte delle sue 500 vittorie. Santambrogio, nel 1971 passava alla Salvarani con Basso e Gimondi, mentre dal 1973 al 1978, sempre al fianco di Gimondi, indossava la prestigiosa maglia della Bianchi-Campagnolo, conquistandosi l’appellativo di miglior gregario dell’epoca. Nel 1979 concludeva l’attività agonistica tra i professionista con la maglia della Inoxpran Brescia. Ha trascorso dieci anni tra i professionisti in due squadroni com’erano allora la Molteni e la Bianchi-Campagnolo, cogliendo 14 vittorie e 30 piazzamenti nei primi tre classificati.
Cinque le maglia che ha indossato: Molteni (69-71), Salvarani (72), Bianchi-Campagnolo (73-77), Bianchi-Faema (78), Inoxpran (79). E’ stato azzurro ai mondiali del 1970 (riserva), nel ’74 a Montreal giungeva quarto e primo degli italiani, con vincitore Merckx aiutato nel successo dallo stesso Santambrogio, ma inimichendosi Thevenet, il quale si vendicò al Tour; nel ’75 (riserva, ma solo per l’episodio di Montreal) e poi ’76 e ’77. E’ stato un grande passista e spalla fidata per i capitani. Aveva fondato da oltre un decennio l’ asd Santambrogio, per cicloamatori, di cui era presidente.
Paolo Volonterio