Vimercate – «Una settimana da calciatori». Questo hanno vissuto i settanta ragazzini che hanno partecipato all’Atalanta camp a Vimercate. Il terreno di via della Lodovica a Oreno ha ospitato l’esperienza di grande livello per i calciatori in erba, compresi tra i 6 e i 15 anni. Questi, divisi in fasce d’età, hanno lavorato da lunedì a venerdì con ben due sedute giornaliere di allenamenti, di due ore ciascuna.
Un rimo da ritiro precampionato, unito a momenti di gioco libero e organizzato, per gli iscritti, provenienti tutti dalla zona del vimercatese: non era richiesto nessun tesseramento, la partecipazione era aperta a tutti. Pure alle ragazze: si è cimentata anche Linda, 14 anni, che non ha avuto timore nel buttarsi da sola con ben 69 maschi.
Centrocampista di fascia destra della squadra femminile a sette di Agrate, unica squadra iscritta ai campionati femminili in provincia oltre la Fiammamonza, non ha nascosto la superiorità maschile in questo sport: «I maschi sono più forti fisicamente, più veloci e resistenti, e più abili anche tecnicamente. Ma anche io, nel fiato e nello scatto, mi difendo in mezzo ai ragazzi. Vorrei essere come Javier Zanetti, il mio modello: come lui vorrei andare avanti a giocare a pallone finché posso, anche oltre i trent’anni. Comunque mi sono trovata bene con i compagni, gli allenatori ci hanno proposto attività di un livello che non tocchiamo durante l’anno».
I momenti in cui si è respirata aria di vero calcio sono stati quelli in cui i quattro istruttori dell’Atalanta, coadiuvati da tre omologhi della Vimercatese Oreno, società organizzatrice, hanno impartito lezioni pratiche su tre fondamentali del calcio: il calcolo della traiettoria del pallone, la finta di corpo e il cambio di direzione palla al piede. I tecnici sono professionisti che lavorano per l’Atalanta, che da anni è riconosciuta come una delle società all’avanguardia in Italia per il settore giovanile. Una società di serie A con cui da qualche anno collabora la Vimercatese Oreno, che ha organizzato quest’attività con il suo dirigente Emilio Redaelli.
La società neroarancio è l’unico Centro di formazione Atalanta in provincia, e nella propria zona è anche l’unica in grado di offrire un’opportunità come questa, un camp con una squadra di serie A.
«I nostri obiettivi sono almeno quattro: il divertimento, la crescita educativa, quella tecnica e quella legata al coordinamento motorio – ricorda Roberto Fumagalli, allenatore dell’attività di base dell’Atalanta – Il più importante di questi è quello educativo. A inizio settimana abbiamo valutato il livello di partenza, e alla fine abbiamo consegnato un attestato, in cui erano presenti le nostre valutazioni sui progressi fatti: questi riguardavano la cura di sé e del materiale, e il rispetto delle regole, degli adulti e dei compagni».
Simone Guslandi