Le biblioteche diventano digitaliE saranno aperte 24 ore su 24

Il progetto c'è e prima o poi diventerà realtà: biblioteche di Monza, Brianza, Vimercatese aperte 24 ore su 24, sette giorni su sette. Basterà avere un tablet, un computer o uno smartphone per prendere libri in prestito in ogni istante. Ma già oggi c'è molto su Media library online.
Le biblioteche diventano digitaliE saranno aperte 24 ore su 24

Monza – Se una notte d’inverno un viaggiatore sentisse il bisogno di misurarsi con Calvino, nudo di letteratura perché il volume è rimasto lì tra l’aorta e l’intenzione (in pratica, sul comodino) mentre usciva per andare a prendere il treno. Se volesse a un tratto farsene un compagno di viaggio, pensasse di attraversare con lui – chissà – le terre del barone Lamberto, i campi di battaglia di Agilulfo, oppure una qualsiasi delle città invisibili che Marco Polo descrive al Kublai Khan, ecco – se una notte d’inverno un viaggiatore volesse farlo – gli basterebbe aprire il suo tablet e scaricarsi un ebook del sistema bibliotecario della Brianza o da quello del Vimercatese.

Fantasia, certo: per ora sì. Ma forse per poco. Perché il progetto esiste, e se n’è parlato ancora negli ultimi mesi. Poi bisogna pensare ai fondi, ai meccanismi e quindi alla sua sostenibilità sempre più capricciosa ed equilibrista nei bilanci pubblici. Ecco: la possibilità esiste, e non è detto che presto non diventi realtà: trasformare le biblioteche della Brianza in un sistema aperto ventiquattr’ore al giorno sette giorni su sette. Basterebbe un computer, un tablet o uno smartphone, per chi ha voglia di sfidare un po’ la presbiopia. E poi una tessera del sistema bibliotecario con cui accedere al sito e scaricare un ebook nuovo. Sarebbe gratis, già, come in biblioteca.

Si chiama Media library online ed esiste già, per chi non se fosse accorto. Una biblioteca multimediale nazionale cui aderiscono anche i sistemi brianzoli (incluso quello di Monza) attraverso il sostegno della Provincia. Per l’accesso la strada è tutta in discesa: basta essere iscritti alle biblioteche e avere la tessera, poi andarci (sì, fisicamente, non tutta la vita è digitale) e chiedere una password. Con quelle si va (d’accordo, questa volta online) su brianzabiblioteche.medialibrary.it e si apre la porta di un paradiso di cultura 2.0.

Libri ce ne sono già, ma sono in larga parte quelli già accessibili dagli storici ponti della letteratura digitalizzata, come il progetto Manuzio: i classici, piccoli o grandi, per rinfrescarsi la memoria o scoprire qualcosa di nuovo. Poi audio, audiolibri, qualche banca dati, un po’ di immagini, strumenti didattici e incisioni musicali storiche. Un patrimonio da contare nell’ordine delle centinaia di migliaia di documenti già oggi. Ma potrebbe – ed è di questo che si discute – fare il passo definitivo rendendo disponibili anche libri (e musica, perché no) nuovi. Uno dei meccanismi possibili è questo: la biblioteca (come fa oggi) decide di acquistare per esempio un romanzo, facciamo l’ultimo di Baricco, come fa oggi; non ne compra una, due, tre copie, come fa oggi, ma compra il diritto di metterla a disposizione come ebook ai suoi iscritti; che vanno sul sito e la prendono.

La biblioteca non paga il testo per intero, ma con un micropagamento corrispondente a una copia digitale. Può succedere quante volte la biblioteca decide, in un anno: con una sospensione (come se il libro fosse in prestito) destinata a scoraggiare gli accaparramenti digitali, una tentazione troppo ampia per qualsiasi bibliofilo, una voragine economica per le biblioteche. In attesa che la fantasia realistica diventi una realtà fantastica, le biblioteche hanno messo a disposizione un’emeroteca: con la stessa procedura si può ogni giorni accedere alla lettura completa di quasi duemila giornali e riviste. Inclusi Corriere, Gazzetta, il Giornale, il Sole 24 ore, Repubblica. Gratis, si intende. Come in biblioteca.
Massimiliano Rossin