Seregno – Presto arriverà la raccolta degli sfalci del verde a domicilio. Lo annuncia l’assessore all’ecologia Flavio Sambruni, commentando l’ultimo rapporto di Legambiente secondo cui Seregno non può ancora fregiarsi del titolo di comune virtuoso, avendo raggiunto il 60% di raccolta differenziata ma non ancora il 65%.
“La normativa nazionale -dice l’assessore- fissa specifici obiettivi per la raccolta differenziata che entro il il prossimo 31 dicembre deve essere almeno il 65%. Stabilisce anche che un comune, a cui non sia possibile conseguire, dal punto di vista tecnico, ambientale ed economico, gli obiettivi di raccolta differenziata, possa richiedere al ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare una deroga, motivata, al rispetto degli obblighi fissati dalla norma. L’attuale sistema di raccolta (definito porta a porta) adottato nel nostro comune ha consentito di raggiungere con anni di anticipo il primo obiettivo fissato al 45% al 31 dicembre scorso”.
“La percentuale può sicuramente migliorare con l’introduzione di nuovi servizi, come ad esempio la raccolta domiciliare del verde e con l’aumento dei prodotti compatibili con il sacco viola (piatti e bicchieri in plastica privi di resti alimentari per esempio e con una opportuna ed efficace azione di sensibilizzazione). Il servizio del sacco verde inizierà a breve”.
“In genere i seregnesi sono persone per bene e coscienziose -aggiunge l’assessore- ma c’è ancora qualcuno che non sa o non vuole capire cosa significa fare la raccolta differenziata, o esporre i sacchi nei giorni indicati. Abbiamo fatto controlli e ne faremo ancora. A partire dal prossimo mese inizieremo a predisporre quelle che saranno le nuove regole per l’igiene urbana, che dovranno essere applicate dal futuro gestore. Tali regole, dovrannno essere in vigore dal primo gennaio prossimo. L’obiettivo è il miglioramento del servizio, il cui livello si discosta dal soddisfacente, si può e si deve fare meglio. La piattaforma ecologica, ad esempio, se 10 anni fa poteva essere adeguata, o per lo meno con una buona approssimazione, oggi non lo è più. Quindi si deve trovare il modo, in futuro, di migliorare il servizio e le strutture, senza ritoccare l’importo della Tarsu. Il modo ci sarebbe, lavoreremo in questo senso”.