MONZA – Una pista ciclopedonale vietata a ciclisti e pedoni. Troppo pericolosa da percorrere, soprattutto dalle signore, coperta da quelle lastre di legno antirumore che se da un lato proteggono i passanti da possibili investimenti, dall’altro diventano una trappola senza uscita qualora qualcuno si sentisse male o venisse aggredito. A lanciare l’allarme degrado e pericolo del sottopasso ciclopedonale di viale Libertà è Patrizia Galbiati, membro del Comitato di via Einstein che ha accolto le lamentele anche di diversi residenti della zona. «E’ una vergogna – ha tuonato – Quelle barriere di legno vanno eliminate. Sono vecchie, marce, con alcune lamiere arrugginite che spuntano con il rischio che qualche ciclista, percorrendo la strada magari anche a una certa velocità, infilzandosi si faccia male. E lo stesso vale anche per i pedoni».
Ma quello che maggiormente la preoccupa è la salvaguardia delle signore, e delle tante mamme con lo percorrono con i loro bambini. Soprattutto d’inverno quando le giornate si accorciano e diventa buio presto in molti si fidano ad attraversare il sottopasso. Le pareti di legno non solo attutiscono il rumore, ma coprono anche coloro che attraversano il passaggio ciclopedonale. Il Comune ha posizionato una lastra protettiva in alluminio con relativo lucchetto per evitare che la gente abbandoni i sacchi dell’immondizia: una barriera che non intimorisce gli incivili tanto che qualcuno non riuscendo a buttare il sacco dell’immondizia, ha ben deciso di appoggiarlo accanto alla lastra. Purtroppo anche l’inciviltà ad agosto non va in vacanza.
Monza: proteste per il sottopassopericoloso per ciclisti e pedoni
Accade in viale Libertà: pericoloso da percorrere, coperta da lastre antirumore che rendono la zona insicura in caso di malore o aggressione. E non mancano neppure i rifiuti
