Vimercate, l’unione fa la forzaI parchi non vivono senza «Pane»

L'acronimo è Pane. Parco agricolo del nord est brianzolo: è questo il traguardo ultimo verso il quale muove il convegno indetto per sabato 10 novembre, da Vimercate e dai parchi sovracomunali Cavallera, Molgora e Rio Vallone. Obiettivo: una Carta d'intenti.
Vimercate, l’unione fa la forzaI parchi non vivono senza «Pane»

Vimercate – L’acronimo è Pane. Parco agricolo del nord est brianzolo: è questo il traguardo ultimo verso il quale muove il convegno indetto per sabato 10 novembre, da palazzo Trotti e dai parchi sovracomunali Cavallera, Molgora e Rio Vallone, per provare a disegnare un cammino concreto verso la costruzione di un unico e articolato polmone verde. L’evento si svolgerà dalle 10 alle 16 in municipio a Vimercate.
Tra i promotori dell’iniziativa compaiono anche l’associazione per i Parchi del Vimercatese, l’associazione Amici della Storia della Brianza, Gusto di Brianza Est, l’Arci Antonio Banfi e il Must di Vimercate. Il tema si svilupperà in tre diversi tavoli di lavoro che raggrupperanno: gli enti locali di riferimento, quindi Comuni e Provincia di Monza; le istituzioni e le associazioni che si occupano di agricoltura e di salvaguardia dell’ambiente; le istituzioni e le associazioni che svolgono attività nel campo della cultura, del turismo e della valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale. L’idea è arrivare, nella sessione pomeridiana del convegno, alla sottoscrizione di una Carta d’Intenti volta all’organizzazione e alla costituzione di un sistema di parchi che divenga poi il primo passo verso la costituzione di un vero e proprio Parco Agricolo del Nord Est brianzolo.

La questione principe sul tappeto è poter trovare un modo per rendere più forte il vincolo di tutela apposto su questi plis, ora soggetti in quanto a salvaguardia e a programmazione alla mutevole intenzione delle giunte che si avvicendano, e al contempo reperire una formula di governo di questi spezzoni di territorio che non estrometta del tutto la titolarità dei Comuni, come avverrebbe ricorrendo alla formula già collaudata dei parchi regionali.
Anna Prada