Monza – L’elezione del presidente del consiglio e degli organi di controllo all’ordine del giorno della prima seduta al Pirellone. Raffaele Cattaneo, ex assessore ai trasporti, è stato eletto presidente del consiglio regionale della Lombardia (49 voti su ottanta alla quarta votazione); Sara Valmaggi (Pd) e Fabrizio Cecchetti (Lega) sono i vice presidenti (18 e 48 voti), mentre Eugenio Casalino M5S (con 28 voti) e Maria Daniela Maroni (Maroni Presidente con 27 voti) sono i consiglieri segretari che completano l’ufficio di presidenza.
Dignità e sobrietà – «Ridare dignità alla politica e dare una prospettiva politica alla Lombardia» sono stati due punti toccati da Cattaneo nel suo discorso di insediamento. Tre i principi cui ispirarsi: la sobrietà (“il buon esempio deve partire da quest’Aula”); l’ascolto (“Basta con la politica che parla e non dice, occorre l’umiltà di saper ascoltare”); i risultati (“dimostriamo coi fatti che la politica serve”).
L’inchiesta – E poi il riferimento al recente passato della politica lombarda: «Se mai sarò oggetto di condanna di primo grado, rassegnerò le dimissioni immediate da questo Consiglio» ha detto Raffaele Cattaneo tra gli indagati nell’inchiesta sui rimborsi spese. L’impegno è stato condiviso da Sara Valmaggi (Pd) e Fabrizio Cecchetti (Lega), anche loro coinvolti nelle indagini.
Maroni – Per quel che riguarda i lavori dell’aula, il presidente regionale Roberto Maroni presenterà la prossima settimana il suo programma di Governo. Lo ha reso noto lo stesso Maroni durante il suo intervento in Consiglio: «Garantisco da parte della Giunta la massima e leale collaborazione da parte del Consiglio con tutti i gruppi di maggioranza e opposizione». In cima alle priorità, come già annunciato, i temi della “legalità e del lavoro”.
Lega Nord – Il monzese Massimiliano Romeo è stato nominato capogruppo della Lega Nord in Regione. Il padano, quarantaduenne, è stato designato dai suoi colleghi di partito. Come primo impegno ha sottoscritto il progetto di legge per la completa “soppressione dei contributi a favore dei gruppi consiliari”. «Non è solo un importante segnale di risparmio in questo momento di crisi – ha detto – ma anche di serietà dato che si tratta di una promessa fatta in campagna elettorale dal nostro presidente Maroni e subito mantenuta».
Ecco M5S – I consiglieri del Movimento 5 Stelle, guidati dalla capogruppo padernese Silvana Carcano, si sono presentati in aula con una maglietta dedicata all’interramento della Rho-Monza. I consiglieri hanno portato in consiglio la loro prima mozione: hanno chiesto al Presidente Maroni «di affrontare con urgenza e responsabilità la questione del concorso “fantasma” del 2006 con cui sono stati assunti 31 dirigenti regionali, a dispetto di tre sentenze – del Tar lombardo, del Consiglio di Stato e della Cassazione – che si erano pronunciate sulla nullità. Il danno erariale della vicenda sarebbe stato quantificato in 13 milioni di euro. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta.
Ambrosoli – Lavoro al primo posto anche per Umberto Ambrosoli e l’opposizione. «C’è un’emergenza gravissima del lavoro e dell’occupazione su cui ci dobbiamo impegnare tutti – ha detto il candidato presidente sconfitto – Con Maroni nessun assegno in bianco. Abbiamo consapevolezza che bisogna collaborare e l’opposizione deve fare una opposizione non antagonista, ma costruttiva; il lavoro e l’occupazione devono essere il punto di partenza».
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