Entrando in un canile, non ci si aspetterebbe di trovare animali di campagna. Eppure in via Buonarroti a Monza ci sono anche William, Guendalina, la mula mascotte del canile di Monza e Brianza, e ancora una cavalla, pony, un agnello e capre. Perché il canile, gestito da Enpa Monza e Brianza dal luglio del 1983, non accoglie solo gli animali domestici per definizione, cani e gatti, ma anche erbivori di media e grande taglia il cui futuro sembrava definitivamente segnato. E che invece oggi, grazie ai volontari dell’Ente protezioni animali, hanno una nuova possibilità. «Da molti anni- spiega il presidente Giorgio Riva- la struttura di Monza non è solo un canile, ma è un vero e proprio centro di ricovero per tutti quegli animali che hanno bisogno di un ricovero. Questi animali sono frutti di sequestri effettuati dalla Polizia, dal Corpo forestale dello stato o dalla Polizia Provinciale per maltrattamenti, perché erano tenuti in terreni che non potevano essere utilizzati o per macellazioni abusive in alcuni casi al termine di feste religiose. Gli animali rimangono qui con noi un pochino finché non si riesce a dissequestrarli e a trovare per loro una sistemazione adeguata che, rigorosamente, non preveda di finire in pentola».
Canile di Monza, un rifugio non solo per i cani
Entrando in un canile, non ci si aspetterebbe di trovare animali di campagna. Eppure nella struttura in via Buonarroti a Monza ci sono anche William, Guendalina, la mula mascotte del canile di Monza e Brianza, e ancora una cavalla, pony, un agnello e capre.
