Stava facendo visitare la basilica di Agliate a un’amica straniera, orgoglioso di mostrarle uno dei gioielli lombardi dell’architettura romanica. Sceso nella cripta, ha avvertito un freddo improvviso. Poi, girato lo sguardo sulla statua della Madonna, ha notato due macchie rosse sotto gli occhi, all’altezza degli zigomi. Lacrime di sangue?
Il maestro Marcello Mottadelli non sa rispondere, ma ricorda: «Erano le tre del pomeriggio di venerdì scorso. Lo posso dire con certezza perché mentre mettevamo piede in basilica suonavano le campane. E ora che ci penso, credo che non sia stata una coincidenza. Non sono particolarmente credente, diciamo che ho la mia opinione personale. Ma quello che è successo non mi ha lasciato indifferente, anche se non so cosa pensare. Che siano lacrime o sporco, credo che quelle macchie richiamino l’attenzione su qualcosa e siano un segnale. Ognuno tragga le conclusioni che vuole. Io so solo che il mio 2013 è stato assurdo e difficile allo stesso tempo, e mi piace pensare che il messaggio per me sia questo: “Marcello, ti stai allontanando”. La prima cosa che ho fatto è stato avvisare don Sandro Bianchi, che conosco da quarant’anni. Gli ho chiesto di venire subito a vedere».