Nelle graduatorie delle case comunali non c’è: sfonda un vetro del municipio di Monza

È arrivata in municipio a Monza confidando nel fatto che questa volta, nelle graduatorie delle case comunali, ci fosse il suo nome. Ma non era così. Per la rabbia ha tirato un pugno contro un vetro e l’ha sfondato. È finita all’ospedale.
Ufficio alloggi comunali di Monza, sfondato il vetro d’ingresso con un pugno
Ufficio alloggi comunali di Monza, sfondato il vetro d’ingresso con un pugno Fabrizio Radaelli

È arrivata in comune per vedere le graduatorie delle case comunali confidando nel fatto che questa volta lei ci fosse. Non era così. E per la rabbia ha tirato un pugno su un vetro dell’ufficio comunale sfondandolo. E finendo al pronto soccorso per le ferite.

Il fatto è successo mercoledì mattina a Monza ed è la dimostrazione che il tema casa continua a essere rovente. Stesso argomento che nei giorni scorsi è stato riportato a galla in consiglio comunale da Simone Villa, che è intervenuto in aula per discutere dei criteri di assegnazione. Il leghista chiede all’amministrazione comunale più interventi per il fabbisogno abitativo dei cittadini monzesi «di più antica residenza». «Già oggi la percentuale stimabile di assegnazione di alloggi comunali a residenti di provenienza straniera arriva al 50%, inoltre è facile prevedere come la percentuale di tale presenza incrementerà ulteriormente nei prossimi anni e tale aumento influirà sulla composizione delle graduatorie dei richiedenti per le case popolare».

Secondo il consigliere leghista i numeri degli stranieri saranno destinati ad aumentare, influendo sulle richieste di alloggi popolari: «È logico prevedere che il 50% attuale aumenterà anche di molto e che l’assegnazione delle case comunali o Aler diventerà per un italiano residente a Monza pressoché un miraggio». Con queste premesse Simone Villa chiede al Comune una maggiore attenzione per le famiglie più “anticamente” monzesi. « Si interroga pertanto l’assessore competente per sapere quali valutazioni codesta amministrazione ha effettuato in merito al fenomeno descritto e quali misure realmente efficaci si intenda predisporre a sostegno del fabbisogno abitativo, anche temporaneo, a canone sostenibile per le famiglie e i cittadini monzesi di più antica residenza», ha scritto Villa nell’interpellanza.

L’assessore alle Politiche Sociali, Cherubina Bertola, chiarisce i termini della questione: « Simone Villa non conosce la normativa regionale perché nei criteri di assegnazione degli alloggi comunali si applicano le normative del 2007 – e continua – l’ufficio alloggi applica i parametri definiti dalla normativa regionale». Le famiglie che fanno richiesta per alloggi comunali sono famiglie integrate nel territorio, come spiega Cherubina Bertola: «La percentuale della famiglie straniere aumenta perché con il passare degli anni sono cresciute numericamente anche le famiglie straniere che hanno superato i 5 anni di residenza che vivono e lavorano qui e hanno diritto di chiedere un alloggio Erp».

I criteri di selezione sono chiari: «Se queste famiglie hanno i criteri vengono inseriti in graduatoria e anche il consigliere comunale Simone Villa dovrebbe sapere che I comuni non hanno facoltà di modificare questi criteri nella loro applicazione». L’assessore sottolinea anche le misure relative ai canoni di affitto per l’edilizia libera (provvedimento che interessa in percentuale più famiglie italiane): Abbiamo previsto misure per il sostegno agli affitti che metteremo a disposizione per tutti i cittadini dei sostegni economici, a queste misure avranno accesso più famiglie italiane perché riguardano quelle che hanno affitti al mercato libero».