Occupazione in aumento in Italia, ma Monza è quasi maglia nera

Occupazione in aumento in Italia secondo i dati del Centro studi Impresa lavoro. Non in tutte le province, però. Monza, infatti, perde , secondo questa statistica, più di 11mila posti tra il 2014 e il 2015. È tra le province messe peggio
Presidio sciopero ST Agrate Brianza manifestazione scipero corteo protesta chiusura sindacati
Presidio sciopero ST Agrate Brianza manifestazione scipero corteo protesta chiusura sindacati Andrea Barison

In Italia, dal 2014 al 2015, gli occupati sono passati da 22.278.917 a 22.464.753 (più 185.836 unità e 0,83%). Un aumento che però non è distribuito in modo uniforme in tutte le province. Anzi, quella di Monza sarebbe quasi maglia nera e comunque con un saldo negativo.

Lo dice un’analisi del Centro Studi “ImpresaLavoro”, su dati Istat. In cima alla graduatoria delle province con il migliore saldo positivo, si segnalano Milano (+28.167) e Torino (+16.846), che sono due tra le cinque province del Nord nelle prime 15 posizioni, insieme a Bergamo (+9.828), Vicenza (+9.230) e Genova (+9.039). Bene con Cosenza (+11.783) e Trapani (+10.533) in terza e quarta posizione, davanti a Bari (+9.753), Palermo (+9.542), Salerno (+8.590) e Sassari (+8.231).

In fondo alla graduatoria, invece, oltre a Verona (-15.221) e Padova (-11.589) c’è anche Monza, appena davanti (-11.289). Male, al Nord, anche Varese (-6.057), Brescia (-4.260), Udine (-3.714), Mantova (-2.030), Treviso (-1.909) e Rovigo (-1.705). La performance peggiore al Sud è quella di Catanzaro (-8.683), ma arretrano sensibilmente rispetto al 2014 anche Reggio Calabria (-4.956), Agrigento (-3.541), Caserta (-3.447)