Calcio, l’idea della Lega Serie A: «Al centro Var di Lissone una respect room contro razzismo e discriminazioni»

Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A e vice-presidente vicario della Figc, ha avanzato l’ipotesi di un ruolo nuovo contro il razzismo per il centro Var inaugurato a Lissone: «Siamo al lavoro per un protocollo d’intesa per un daspo a vita verso chi si macchia di razzismo non solo in uno stadio, ma in tutti».
Centro Var
Centro Var Elisabetta Pioltelli

«Tutto ciò che è razzismo e discriminazione è orribile e non fa parte di noi. Non è un problema solo di stadi, dove si vedono casi singoli di personaggi che non dovrebbero più entrarvi. Siamo al lavoro per un protocollo d’intesa per un daspo a vita verso chi si macchia di razzismo non solo in uno stadio, ma in tutti. Mi piacerebbe che nel nostro centro Var di Lissone ci sia una stanza, una respect room, dove la tecnologia ci aiuti a debellare le discriminazioni».


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È quanto ha dichiarato Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A e vice-presidente vicario della Figc, ai microfoni di Rai RadioUno. Il centro Var di Lissone, dunque, potrebbe in futuro accrescere il peso dei suoi contenuti tecnologici, al servizio di una battaglia di civiltà. L’ipotesi è una stanza “modello Lissone” contro il razzismo.

«Abbiamo appena lanciato il nostro nuovo centro broadcasting di Lissone, la struttura più avanzata in Europa per la produzione di contenuti per il calcio. Mi piacerebbe che ci fosse una stanza, una respect room. Usare le camere di sicurezza senza violazione di privacy per supportare le autorità, come in Inghilterra» ha aggiunto Dal Pino.