Lissone protagonista al motosalone, Print collabora con Yamaha e punta agli Usa

C’è un’azienda lissonese protagonista all’Ecima, il salone del ciclo e del motociclo: è la Print , che si occupa di protezioni per serbatoi, piastre di sterzo e altri componenti per le moto. Con il marchio One Design ha una sede a Miami. L’azienda collabora con la Yamaha.
Luca Somaschini, amministratore unico azienda Print di Lissone; Print è la casa madre del marchio OneDesign con il quale l'azienda ha una sede negli Usa (a Miami)
Luca Somaschini, amministratore unico azienda Print di Lissone; Print è la casa madre del marchio OneDesign con il quale l’azienda ha una sede negli Usa (a Miami) Giulio Masperi

Un’azienda lissonese alla conquista degli Stati Uniti. La tradizione dell’artigianato trasportata nell’epoca dell’industria ad alto tasso di tecnologia, senza dimenticare il vero motore di un business di successo, la passione. È l’avventura di Print srl, azienda nata nel 1969 a Lissone (la ditta allora si chiamava ASSP srl), dove ha tuttora sede il quartier generale che dà lavoro a una trentina di addetti. Print, sinonimo d’innovazione nel settore motociclistico, studiando e sviluppando nuove tecnologie quali protezioni per serbatoi, piastre di sterzo, ghiere e tappi di benzina e altre parti componenti.

Dal seme di Print è nato nel 2014 il marchio OneDesign con l’obiettivo di aggredire il mercato statunitense. Da tre anni, OneDesign ha una sede a Miami con un manager e una grande rete di distribuzione. È firmata OneDesign la nuova tecnologia denominata HDR Technology presentata martedì in occasione dell’apertura di EICMA, la 75a Esposizione Internazionale Ciclo e Motociclo in corso (fino a domenica) alla Fiera di Rho Milano. Un’innovazione che Luca Somaschini, amministratore unico di Print – figlio del fondatore dell’azienda – ha presentato spiegando i dettagli del nuovo brevetto.

«OneDesign nasce nel 2014 grazie al background di Print che realizza dei particolari resinati destinati ad accessori auto e moto, per esempio nel 1994 brevettammo il primo proteggi-serbatoio resinato: oggi Print ha un catalogo di 130 pagine – racconta Luca Somaschini, con un passato da pilota sulle due ruote come socio del Moto Club Biassono –. Negli ultimi anni abbiamo lanciato sul mercato delle resine sempre più deformabili, morbide, oppure con effetto carbonio ottenendo un grande successo. Nasce così la collaborazione diretta con Yamaha per vari prodotti legati all’after-market, per esempio le protezioni della nuova R6 nel 2016». Crescita costante fino alla novità HDR Technology, presentata martedì, e sul mercato a partire dal 2018.

«Di cosa si tratta? Grazie a un nuovo macchinario di cui ci siamo muniti, possiamo ora realizzare protezioni per serbatoi di ogni tipo, con effetto gommoso, colorate, anche fluorescenti, con la possibilità di customizzarle assecondando le richieste del singolo cliente – continua Somaschini –. Un brevetto in partnership con 3M (colosso americano del settore chimico ndr). Le nostre protezioni e l’adesivo diventano un corpo unico, puoi metterlo e se ti accorgi di aver sbagliato toglierlo, cambiare posizione, e quindi ri-applicarlo. Dopo 72 ore l’adesivo inizia a lavorare applicando la forza necessaria a incollare la protezione al serbatoio. E se dopo un anno, o oltre, voglio sostituirlo, non c’è problema: non rimarrà traccia di colla o adesivi».

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