Il dirigente scrive una lettera ai suoi studenti migliori del triennio: «Per non dare nessuno per scontato»

Il dirigente scolastico dell’istituto Primo Levi di Seregno, Massimo Viganò, ha inviato una lettera di complimenti agli studenti del triennio con i risultati più brillanti nel primo quadrimestre. Un messaggio anche per chi si è trovato in difficoltà arrivando ad abbandonare gli studi.
Massimo Viganò, 61 anni, dirigente scolastico Primo Levi di Seregno
Massimo Viganò, 61 anni, dirigente scolastico Primo Levi di Seregno Paolo Volonterio

In un lungo periodo segnato dalla didattica a distanza per i ragazzi delle superiori, il dirigente scolastico dell’istituto Primo Levi di Seregno, Massimo Viganò, 61 anni, s’è messo al computer e ha inviato una lettera di complimenti agli studenti del triennio dei cinque diversi indirizzi, che hanno conseguito allo scrutinio del primo quadrimestre una media superiore all’otto. La lettera è stata recapitata via mail a 60 di loro, su oltre 800 iscritti.

“Ho voluto riconoscere ed incoraggiare il merito di studenti che compiono il proprio dovere scolastico – ha spiegato Viganò – in quanto ho pensato faccia piacere un riconoscimento da parte di chi rappresenta la propria scuola. Credo che una scuola dell’inclusione voglia dire riconoscere i bisogni formativi anche di chi si trova nella fascia dell’eccellenza e che deve essere sollecitato a conseguire risultati sempre più soddisfacenti”.

Ma ha tenuto a precisare: “generalmente noi dirigenti facciamo conoscenza con gli studenti più indisciplinati o i più lazzaroni che gli insegnanti ci segnalano, o i più fragili e gli svantaggiati che hanno bisogno di un aiuto particolare a cui prestiamo la nostra massima attenzione, mentre diamo per scontati gli altri. E cioè quelli che non creano problemi di sorta e studiano regolarmente. Così ho sentito il bisogno di rivolgere loro una parola di apprezzamento, di attenzione e stimolo a fare sempre meglio, e l’ho fatta recapitare”.

Ecco cosa ha scritto nell’e-mail agli studenti dell’ultimo anno del quinquennio, che è leggermente diversa da quella per le terze e le quarte: “Gentilissima studentessa, voglio esprimere, anche a nome del Consiglio di classe, apprezzamento per i notevoli risultati da lei conseguiti in questa prima parte dell’anno scolastico, risultati che pongono le basi per ottenere un ottimo punteggio all’esame di stato”

Poi l’incoraggiamento in chiave futura: “il suo impegno, durante quest’anno e negli anni precedenti pone delle sicure basi per il proseguimento degli studi e per un soddisfacente futuro professionale. Certo che il secondo periodo di valutazione confermerà o addirittura incrementerà i suoi risultati scolastici, rinnovo i miei complimenti per il suo quadro di valutazioni. Cordiali saluti”.

Uno scritto breve ma pieno di significato che dimostra la sensibilità, non comune a tutti, che un dirigente scolastico ha nei confronti dei suoi studenti. Massimo Viganò, è dirigente del Levi dal settembre 2020 e ascoltando le preoccupazioni che esprimono i docenti per le sofferenze degli studenti per la mancanza di scuola in presenza ha raccontato che: “ ho effettuato diverse segnalazioni ai servizi sociali per abbandono scolastico. Studenti che non si collegano e non hanno nessuno che si accertano che seguano le lezioni. Sempre ci rivolgiamo ai genitori per tentare di recuperarli. Con alcuni ci riusciamo con altri purtroppo no. Le superiori stanno pagando un prezzo piuttosto elevato. I più penalizzati sono i ragazzi di 14 anni che hanno concluso male la terza media e per la pandemia affrontano in Dad il nuovo ciclo della superiori. Stanno pagando un prezzo altissimo”.